Le sfide da vincere insieme

Ci attende una fase nuova, carica di insidie, che richiederà una collaborazione attiva e consapevole quanto più ampia. Una situazione fatta di insicurezza, di incertezze e di pericoli, con cui dovremo convivere sino a che non ci sarà un vaccino. Una situazione in cui ognuno dovrà fare la sua parte. Una sfida nuova per tutti: per la politica, le istituzioni, i media e le persone. Occorrerà da un lato migliorare e perfezionare le strategie sino ad ora adottate, colmare le carenze e i vuoti emersi per la mancanza di preparazione a una situazione nuova e “imprevista” e che in futuro porrà il problema della necessità di avere dei protocolli internazionali più solidi e condivisi, che tengano conto anche dei problemi relativi alla protezione dei dati personali. Un aspetto questo che per le società democratiche è fondamentale. Si dovranno per esempio fare più tamponi su più larga scala, inseguire il virus monitorandolo grazie alle tecnologie di cui si dispone. Dall’altro sviluppare e perfezionare comportamenti da cui dipende la sicurezza nostra e degli altri, che non si imparano da un giorno all’altro. Chi esce di casa per lavoro, dovrà avere costantemente presente che dal suo comportamento non dipenderà solo la sua sicurezza e degli altri colleghi, ma anche di chi lo attenderà al ritorno e non è automaticamente al sicuro per questo. Alle tensioni claustrofobiche che si sono accumulate in due mesi di quarantena e che in parte saranno attenuate dal fatto che si potrà di nuovo uscire, se ne aggiungeranno altre, legate al fatto che non si tratterà di un vero e proprio ritorno alla normalità. Si tratterà di una fase in cui occorreranno soluzioni creative per tutelare le esigenze dei bambini e degli anziani, dove ciascuno sarà doppiamente responsabile verso se stesso e verso gli altri. Avere costantemente presente tutto questo sarà una necessità, che comporterà una maggiore attenzione su tutto quello che si fa. Uno scenario difficile e problematico fatto di incertezze e di sfide che dovremo vincere insieme.

David Meghnagi, psicoanalista

(3 maggio 2020)