Corpo e mente, quale alimentazione

Fase 2: riapriamo il cervello. Con questo slogan BrainCircleItalia, l’associazione no profit fondata da Viviana Kasam insieme a Rita Levi Montalcini, che ne è stata presidente onorario fin alla fine della sua vita, lancia il nuovo progetto online “Pillole per la mente: come l’alimentazione influenza il cervello”, otto incontri di mezz’ora ogni lunedì e giovedì alle 18.30, a partire da domani. In questi mesi di confinamento, tutto chiuso salvo i negozi di alimentari, l’attenzione delle famiglie, giocoforza, si è concentrata sul cibo, unico svago consentito. La passeggiata per l’acquisto degli ingredienti, le ricette riscoperte e condivise sui social, le cene collegati online.. C’è chi è ingrassato per lo scarso moto e la soverchia golosità, chi è dimagrito per la fatica di cucinare e fare smart working tenendo a bada i figli in studio a distanza, i congiunti innervositi dalla clausura, il traffico telefonico e gli animali domestici depressi.
“Questo nuovo progetto, realizzato in collaborazione con Clara Caverzasio, nota divulgatrice scientifica ticinese e presidente del Comitato Scientifico di BrainCircleLugano, nasce dal desiderio di raccontare come l’alimentazione influisce non solo sul nostro benessere fisico, ma anche sui nostri pensieri, i nostri comportamenti, il nostro sviluppo, le nostre emozioni, la nostra salute mentale, insomma”, spiega Viviana Kasam.
“Pillole per la mente” parlerà di ricerca di avanguardia, con attenzione al format, alla cura delle immagini, al linguaggio che vuole essere non accademico, ma comprensibile a tutti, senza compromettere con il rigore scientifico. “È questa la linea della nostra Associazione – spiega Kasam – che è nata lo scopo di divulgare le neuroscienze al grande pubblico, soprattutto ai giovani, e punta sulla ricerca internazionale d’avanguardia comunicata in modo innovativo e anticonformista”. Con l’obiettivo di proporre le novità più interessanti nella ricerca internazionale, BrainCircleItalia ha organizzato per tre stagioni “La scienza e noi” al Teatro Eliseo di Roma, il festival “Cervello&Cinema”, prima alla Cineteca Oberdan, poi all’Anteo di Milano e alla Casa del Cinema a Villa Borghese a Roma, i “BrainForum” internazionali, i festival in tutta Italia e la mostra open air “Il Colore del Pensiero”, fotografie del cervello realizzate con la tecnica Brainbow, accoppiate a capolavori dell’arte contemporanea, che, partita in Corso Vittorio Emanuele a Milano ha girato tutta Europa, per concludersi di fronte al Petit Palais a Parigi. “Vogliamo suscitare curiosità e interesse, dimostrando come la scienza sia oggi multidisciplinare e non possa essere disgiunta da quelle che sono considerate discipline umanistiche”, sottolinea Clara Caverzasio. “La pandemia di Covid 19 ne è stata un esempio folgorante. Le indicazioni degli scienziati non possono prescindere da considerazioni etiche, psicologiche, economiche, politiche e anche dalle reazioni del pubblico. La pandemia è quantistica, il ruolo dell’osservatore non è più neutro, e le misure per combatterla si sviluppano secondo un modello di rete, proprio come il nostro cervello”.
Negli incontri, resi possibili grazie al supporto di Lundbeck, scienziati da tutto il mondo parleranno di aspetti non scontati nel rapporto tra cibo e cervello.
 Il ciclo si inaugura con una conferenza sul ruolo dell’alimentazione nell’evoluzione umana. Lunedì 11 maggio alle 18:30 Telmo Pievani, filosofo della scienza ed evoluzionista di fama mondiale,  racconterà come siamo diventati Sapiens grazie alla alimentazione variata, carne, cottura, ai tuberi,  selezione delle piante già in Neanderthal, smentendo la bufala della “paleodieta” . 
Giovedì 14 maggio, Claudio Franceschi, immunologo, professore emerito all’Università di Bologna, racconterà i segreti per invecchiare in buona salute grazie alla dieta. Franceschi è considerato un’autorità indiscussa per i suoi studi sui centenari e sui rapporti tra dieta e sistema immunitario. Un tema che si lega all’epidemia di oggi: può la dieta migliorare la resistenza alla malattia? L’interrogativo al centro dell’incontro con Franceschi.
Il nostro corpo ha due cervelli: quello più noto, dentro la scatola cranica, e l’intestino, che contiene circa 100 milioni di neuroni, in stretta correlazione con i neuroni cerebrali. È uno dei motivi per i quali stress, paura, emozioni hanno una immediata ripercussione sul sistema digestivo. Nell’intestino vivono miliardi di miliardi di batteri – se ne contano circa 35.000 specie diverse – che costituiscono il microbiota, oggi al centro dell’attenzione anche dei neuroscienziati per le ripercussioni che la flora microbica ha sull’attività e il benessere del cervello. La dieta è un elemento fondamentale per bilanciare il microbiota. Ne parlerà lunedì 18 maggio Florian Bihl, docente di gastroenterologia presso l’Università di Ginevra. 
Come sviluppa il cervello la propensione verso un cibo piuttosto che un altro? Da che cosa dipende la preferenza per il dolce o il salato, il rifiuto della carne o del pesce, la scelta di essere vegetariani o vegani? E le disfunzioni alimentari, il rifiuto di nutrirsi nell’anoressia o la bulimia, come sono condizionate dal cervello? Lo spiegherà Raffella Rumiati, professore di neuroscienze cognitive al Sissa di Trieste. Giovedì 21 maggio, sempre alle 18.30. 
Adrian Raine, psichiatra e criminologo, professore alla University of Pennsylvania, è uno dei massimi esperti al mondo del rapporto tra fattori genetici, ambientali, biologici nello sviluppo della personalità criminale. Nel suo intervento, lunedì 25 maggio, affronterà il tema attualissimo di come una alimentazione scorretta durante la gravidanza e le prime fasi della vita può contribuire allo sviluppo di una personalità aggressiva, e di come, sempre attraverso la dieta, è possibile aiutare i bambini a contenere i comportamenti violenti. 
Si parla sempre di che cosa mangiare, ma la dieta ha anche un altro aspetto, per ora poco esplorato. Quello dei ritmi circadiani, legati al ritmo della luce e alle caratteristiche psicosomatiche individuali. Di questa tematica all’avanguardia si interessa oggi l’epigenetica, una disciplina che studia come il corredo genetico si sviluppa nel corso della vita in rapporto all’ambiente, alle abitudini, allo stress e anche all’alimentazione. Paolo Sassone-Corsi, biologo e studioso di genetica molecolare, direttore del Centro di Epigenetica e Metabolismo dell’Università della California a Irvine, spiegherà giovedì 28 maggio come gli effetti dell’alimentazione cambiano in rapporto agli orari dei pasti e non solo… 
E dopo tanto cibo, parliamo della sua assenza, di digiuno, una pratica che interessa sia il corpo che la mente, con una lunga tradizione in tutte le culture del pianeta, ad esempio nei rituali connessi alla preghiera e alla meditazione. Esistono diverse pratiche del digiuno, in grado di influire non solo sulla nostra fisiologia ma anche sui nostri processi cognitivi. Ne parlerà lunedì 1 giugno Massimiliano Sassoli de Bianchi, ricercatore presso la VUB di Bruxelles e direttore del Laboratorio di Autoricerca di Base a Lugano, che oltre ai fondamenti della fisica si occupa nella sua ricerca di sviluppo del potenziale umano. 
È sopravvissuto a una forma grave di Covid Enzo Soresi, primario emerito di pneumologia presso l’Ospedale di Niguarda a Milano, scrittore e cultore del benessere psicofisico attraverso l’alimentazione. Ritiene che la vittoria contro il virus l’abbia ottenuta grazie alla sua dieta, che gli ha consentito di tagliare il traguardo degli 80 anni in ottima forma. Vincere il Covid con la dieta è il tema del suo intervento che concluderà la rassegna giovedì 4 giugno
Le video conferenze sono tutte alle 18:30 e possono essere seguite in diretta streaming, sia sul sito brainforum.it che sulla pagina Facebook e in differita anche su YouTube. Sarà possibile per il pubblico porre domande e interloquire con gli ospiti.