La colpa di noi adulti

Si avvia il lento ripristino alla normalità dopo il Covid-19. Ma il virus non è svanito, anzi. È però giusto tentare di ripristinare quanto possibile, altrimenti il mondo crollerà, inghiottito dalle paure. Bisognerà agire senza far sì che la testa serva unicamente per dividere le orecchie, come dice una massima napoletana. E su questo, non me ne vogliano una buona parte di connazionali, avrei da dubitare. Lo si è visto all’inizio dell’annuncio dell’epidemia – nonostante fosse già iniziata da tempo – con il rapido ritorno a casa da nord a sud, ossia dalle zone contaminate a quelle ancora “esenti” e l’ovvio progredire della diffusione. Ripartono alcune fabbriche ed aziende, ripartono degli uffici, ripartono gli esami universitari vis-à-vis. Non potranno invece ripartire dei settori basilari nell’economia nazionale: il turismo e la cultura. Le frontiere sono chiuse, le regioni anche, tranne che per casi limite. Milioni di anni fa è nata la più grande artista di sempre: la Natura. L’uomo ha tentato di copiarla e vi è riuscito sfruttando quella sua particella che ognuno ha dentro di sé. Sono nati dei pittori, degli scultori, poeti e musicisti. Altri ne hanno approfittato, se ne sono assolutamente infischiati, sempre ritenendo che la propria necessità o il desiderio non abbiano rivali. Sono nati lo smog, l’uccisore di animali, l’abbattitore di foreste, il politico antiambientalista e migliaia di altre infinite catalogazioni relative all’egoismo umano, che possono essere riassunte in coloro che suggeriscono “tanto riguarda le future generazioni”. Ai nostri figli adolescenti sono bastati questi due mesi di comodo esilio per essere ancora più fagocitati nell’onnipotenza del video sapere. Se prima era permesso portarsi un dizionario durante i temi linguistici, si ha diritto ora ad implementare, anzi a farsi sostituire da quanto detto dalla nuova Bibbia: Internet. Molti non capiscono che dietro ad una macchina c’è e ci sarà, spero per sempre, ancora un uomo. Wikipedia non è il professore e neanche l’alunno. Può essere d’aiuto ma non oltre, anche perché basterebbe affinare le proprie ricerche per notare che non esiste un testo perfetto. La colpa di questo è di noi adulti, che non siamo riusciti a trasmettere loro delle solide basi. Il mondo attuale è nullo in politica, nel rispetto della natura ed a mio avviso anche nel generare delle nuove valide e concrete concezioni

Alan David Baumann

(10 maggio 2020)