“Le ferite restano, ma guai a rimanere
per sempre degli ex sequestrati”

“Ho subito evitato di diventare ‘l’ex sequestrato’. È una categoria che non mi piace, che non sopporto. Perché significa un po’ in qualche modo piangersi addosso. È accaduto. L’ho considerato un incidente della mia carriera professionale. Le ferite restano, ma è importante riprendere in mano la propria vita il prima possibile”. L’inviato di guerra Daniele Mastrogiacomo ricorda con la redazione, nel videopilpul trasmesso ieri sera (qui anche in versione audio), i giorni terribili del sequestro subito nel 2007 in Afghanistan dove rimase per due settimane ostaggio dei talebani.
Un’occasione per parlare dei traumi che esperienze del genere lasciano in chi le subisce, con riferimento naturalmente anche al caso di Silvia Romano.

(13 maggio 2020)