I roghi dei libri
10 maggio 1933: in una piazza centrale di Berlino vengono bruciati migliaia di volumi. La censura che brucia la carta brucia il pensiero e, secondo la celebre frase di Heine, porta a bruciare uomini. Nei “Roghi dei libri”, pubblicato dal Melangolo, Leo Löwenthal traccia la bozza per una storia della distruzione della carta. “Brucia i suoi libri!”, dice l’ottuso bruto Calibano nella “Tempesta” di Shakespeare parlando di Prospero, perché “senza libri, è uno sciocco come me”. Perfino il bestiale Calibano capisce che sono i libri, e non presunte doti innate, a dare a Prospero la magia.
Giorgio Berruto
(14 maggio 2020)