Il fascismo e i giornalisti radiati,
un atto simbolico per fare giustizia

Furono radiati dall’albo dei giornalisti del Piemonte per effetto dell’entrata in vigore delle Leggi razziste, e in alcuni casi per la loro opposizione al regime. Venti nomi in tutto, noti e meno noti. Tra loro, sicuramente il più celebre, Adriano Olivetti (nell’immagine).
Dallo scorso 7 maggio il Consiglio dell’Ordine regionale ha disposto il loro reinserimento nell’albo. Un atto forte e simbolico. “Un risarcimento morale per onorare venti colleghi vittime di un allontanamento forzato dalla professione a causa del razzismo. Un orrore che ha macchiato l’Italia alla vigilia della Seconda guerra mondiale” le parole con cui Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine piemontese, ha motivato questa iniziativa.
Ne parliamo con lo stesso Sinigaglia e con Giulio Disegni, vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nel videopilpul che sarà trasmesso questa sera alle 22.30 sui canali social UCEI e Pagine Ebraiche.

(14 maggio 2020)