Criminali di guerra
Quando uno dei responsabili di un genocidio viene catturato non possiamo che rallegrarci. Anche se il tempo della sua latitanza lo ha trasformato in un vecchio, anche se molti si domandano che senso abbia processare un vecchio. Ci rallegriamo perché finalmente ci sarà un tribunale che processerà non tanto le azioni di quel vecchio, ma i meccanismi del genocidio di cui quel vecchio è stato responsabile, in tutto o in parte. Perché alcuni crimini, come hanno sancito le leggi internazionali, non vanno mai in prescrizione. Ci siamo rallegrati per tutti i criminali nazisti catturati, a partire da Eichmann per finire con Priebke, ci siamo rallegrati per l’arresto e il processo a Radovan Karadžić e a Ratko Mladic, e ora ci rallegriamo per l’arresto, dopo oltre vent’anni di latitanza, di Felicien Kabuga, il finanziatore e l’organizzatore del genocidio dei tutsi in Ruanda. Kabuga fu il fondatore della radio delle Mille Colline, che nel 1994 diffondeva senza interruzione l’invito agli hutu a sterminare i tutsi. Si è nascosto in Africa, in Europa, ed è stato arrestato nella banlieue di Parigi. Sarà estradato a L’Aia dove sarà processato dal tribunale che prosegue l’opera del Tribunale Internazionale dell’ONU per il Ruanda.
Anna Foa, storica