DafDaf, prendersi cura dei più piccoli
#TakeCare. È con questo titolo che si apre l’ultimo numero di DafDaf, attualmente in distribuzione. L’illustrazione di Axel Scheffler – due bambini che si lavano le mani sorridendo – viene da Coronavirus, il libro realizzato dalla casa editrice Nosy Crow in pochissimo tempo, per venire incontro ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie. Illustrato da Scheffler – l’artista tedesco noto soprattutto per il Gruffalò – è stato scritto con la consulenza del professor Graham Medley, docente di “Infectious Disease Modelling” presso la London School of Hygiene & Tropical Medicine e della dottoressa Sarah Carman, specializzata in Child and Adolescent Mental Health and Neurodevelopment.
Un lavoro prezioso, che in Italia è stato tradotto e curato dalla Emme Edizioni che lo ha messo a disposizione gratuitamente online. Una trentina di pagine che spiegano con grande chiarezza che cosa è il coronavirus, come lo si prende e cosa succede in caso di contagio, per procedere chiedendosi come mai gli adulti sono così spaventati, e spiegando quali sono le cure possibili, soffermandosi anche a spiegare cosa è e come funziona un vaccino.
Interrogarsi sui sentimenti degli adulti, esprimere i propri, chiedendosi cosa si può fare per aiutare o cosa succederà al programma scolastico. Passaggi non banali, che fanno parte delle esigenze quotidiane di migliaia di bambini cui ancora non è stata offerta neppure una prospettiva chiara sulla riapertura, per quanto lontana delle scuole, affrontati con grande serietà nonostante il tono leggero. Un lavoro prezioso, che il giornale ebraico dei bambini presenta ai suoi giovani lettori, spiegando anche come procurarsi il file completo del libro. Un grazie va dunque a Gaia Stock e Orietta Fatucci, che hanno scelto di mettere a disposizione di tutti il proprio lavoro e di non interrompere neppure per un momento quel dialogo prezioso che la Emme Edizioni, ossia la casa editrice che pubblica anche le edizioni EL ed Einaudi Ragazzi, ha saputo costruire con i propri lettori. Simile il progetto di un settimanale francese, Le Ptit Libe che così come DafDaf è “figlio” di Pagine Ebraiche discende da un grande quotidiano francese, che si chiama Libération e che i suoi lettori chiamano Libé. Contiene “L’attualità dei grandi spiegata ai bambini”, e un numero l’ha dedicato a Le virus à la loup, che si può tradurre con “I virus, attraverso una lente d’ingrandimento”. Sono otto pagine, tutte dedicate ai virus e ai loro meccanismi di funzionamento, in cui si spiega, per esempio, perché è così importante lavarsi bene le mani, col sapone.
Scrive nelle pagine successive Guido Vitale: “Vicino a casa mia c’è un negozio di biciclette. L’altro giorno mi sono accorto che sulla sua porta si legge una scritta: ‘Solo volare è più bello di quello che possiamo offrirti’. Solo volare è più bello che andare in bicicletta? Penso di sì! Teniamoci pronti, dopo tanti giorni chiusi in casa in qualche modo torneremo a correre e saltare all’aria aperta. Sarà una bella stagione, ma dovremo stare molto attenti a comportarci nel modo giusto, soprattutto negli spostamenti e nei contatti con le altre persone. In tutto questo un’arma segreta potrà aiutarci: la bicicletta. Non ha bisogno di benzina, non sporca l’aria, non fa rumore. È lei la compagna ideale”. Serve però attenzione, le bici sono state ferme tutto l’inverno, ed è ora il momento di fare un po’ di manutenzione.
Controllare i freni, sostituire se necessario una camera d’aria bucata… piccole cose che si possono fare facilmente, magari con l’aiuto di un adulto.
Come sempre è il calendario ebraico a chiudere: sul numero 115 del giornale ebraico dei bambini si parla dunque di Yiar, l’ottavo mese del calendario ebraico, il secondo se si considera l’uscita dall’Egitto. Un mese in cui oltre a tante altre ricorrenze – spiega Lucilla Efrati – si festeggia anche un’occasione che ha un valore simbolico molto attuale. Pesach Sheni, “la seconda Pesach, una festa nata per coloro che per ragioni indipendenti dalla loro volontà non avevano potuto offrire il sacrificio pasquale: esiste sempre la possibilità di correggere i propri errori”.
Ada Treves twitter @ada3ves