Le minacce di Mahmoud Abbas
Da Ramallah, il leader dell’Anp Mahmoud Abbas ha annunciato la rottura degli accordi siglati con Israele e Stati Uniti. Una ritorsione per la promessa di Benjamin Netanyahu di annettere alcuni insediamenti israeliani in Cisgiordania, Valle del Giordano compresa, sulla scia del piano di pace di Trump. Un bluff, lo definisce il Giornale, ricordando come non sia la prima volta che Abbas lancia questa minaccia senza mai portarla fino in fondo: il coordinamento con Israele, in particolare per evitare violenze e ribellioni, conviene anche a lui. Gli stessi servizi di sicurezza palestinese, scrive Haaretz, sono scettici e affermano che lo strappo definitivo degli accordi di Oslo porterebbe a una paralisi dell’Anp. Secondo La Stampa il leader palestinese vuole guadagnare tempo fino a novembre con la speranza di un nuovo inquilino alla Casa Bianca, visti i rapporti inesistenti con Trump e l’assoluta contrarietà al piano di pace ideato da Washington. L’Europa intanto, per bocca del suo Alto commissario agli Esteri Borrell, avverte Israele che “non accetterà modifiche dei confini del 1967” e quindi contesta ogni possibile annessione (anche il Vaticano, attraverso L’Osservatore Romano, segue la stessa linea). La confusione, spiega il quotidiano torinese, giova all’Iran, che anzi vorrebbe far esplodere la Cisgiordania: dopo aver finanziato il terrorismo a Gaza, Teheran invoca nuovi attacchi contro Israele e spera in un vortice di nuova violenza. E proprio in funzione anti-Iran, si rafforza il rapporto tra autorità israeliane e Stati arabi del Golfo: ultimo esempio, l’arrivo martedì per la prima volta da Abu Dhabi di un areo commerciale in Israele (ne parla il Fatto Quotidiano oggi).
Italia, non è tempo di party. “Non è finita, non è il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale”, questo l’ammonimento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, preoccupato per le immagini arrivate dalle città italiane di diversi assembramenti e del conseguente rischio di nuovi contagi. Il Viminale a riguardo afferma che preparerà più controlli e sanzioni, riporta il Corriere.
Fase due. “Rendere l’Italia un posto più attraente. Riformare la giustizia civile, penale e tributaria. Ridurre le tasse in modo strutturale. Fare del modello Genova il modello Italia. Niente patrimoniale. Il Mes è una possibilità. E alle opposizioni propongo un patto su tre punti”. Sono i punti toccati da Conte in un’ampia intervista pubblicata oggi dal Foglio. A proposito di fase 2, Repubblica denuncia che nella ripartenza ci si è dimenticati di otto milioni di bambini: gli asili e le scuole chiusi, molti parchi sbarrati, i centri estivi aperti soltanto tra un mese stanno generando molte difficoltà alle famiglie, afferma il quotidiano.
Appalti in codice. Approfondimento su La Stampa sul nuovo codice degli appalti proposto dal governo. In particolare il quotidiano spiega che il codice trova il sostegno del ministro degli Esteri Di Maio ma il Movimento 5 Stelle si spacca: “Non può entrare nel decreto Semplificazioni, è necessario un percorso parlamentare”. I grillini, spiega il quotidiano, non vogliono un modello Genova: “Così saltano le valutazioni ambientali”. Per il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho bene gli appalti rapidi ma servono controlli stretti per evitare infiltrazioni mafiose. “Penso anch’io che la rapidità della ripresa non dovrà essere scoraggiata, ma si potrà e dovrà accompagnare da verifiche, ad esempio mediante una consultazione della banca dati della nostra Direzione nazionale Antimafia o della Guardia di Finanza”, spiega il procuratore a La Stampa.
Demenza digitale.“Da Lannutti a Rametta. L’epidemia delle fake news sul Covid è gialloverde”, così il Foglio, spiegando che secondo i dati del sito NewsGuard Cinque Stelle e Lega sono i due partiti che in Italia annoverano il maggior numero di “superdiffusori” di fake news sul web. A proposito di mondo virtuale, nella sua rubrica Pietre (Repubblica) Paolo Berizzi denuncia la demenza antisemita di un utente contro il deputato Emanuele Fiano. E dei nuovi volti dell’odio antiebraico parla la Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo Milena Santerini in un’ampia analisi pubblicata dalla rivista Vita e Pensiero. “Si va dalla banalizzazione alla negazione della Shoah, con gesti di intimidazione e violenza che toccano molti Paesi occidentali. E che nell’Est europeo e nei Paesi arabi assumono toni parossistici. – scrive Santerini – Un fenomeno di odio che esplode soprattutto su internet”.
Chi guiderà Roma e Torino. Negli equilibri di governo tra Cinque Stelle e Pd si inserisce il futuro di Roma e Torino, che il prossimo anno andranno al voto per scegliere il proprio sindaco. Repubblica spiega che le elezioni potrebbero essere un problema ma che per la Capitale potrebbe esserci una convergenza su un secondo mandato di Virginia Raggi. Nel Pd però si fa anche il nome di Enrico Letta (nei Cinque Stelle di Alessandro Di Battista). A Torino, il Pd spera in un passo indietro di Chiara Appendino e, sempre secondo Repubblica, pensa di proporre il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis o il rettore del Politecnico Guido Saracco.
Distanze sociali. Lettini molto distanziati l’uno dall’altro, è l’immagine proposta oggi dal Sole 24 Ore per raccontare come Tel Aviv stia affrontando il dopo lockdown, in particolare sulle proprie spiagge dove gli stabilimenti hanno riaperto questa settimana. Sul Quotidiano Nazionale si parla invece della polemica sorta in Israele per la decisione di un preside di rimandare alcune ragazzine a casa perché arrivate a scuola in shorts. Diverse giovani hanno risposto protestando in tutto il paese ed è circolata molto l’immagine delle pioniere degli anni ’50 che costruivano Israele in shorts.
Voci sulla cattura del capo dell’Isis. Il leader dell’Isis Abdul Nasser Qardash, tra i candidati alla successione di Abu Bakr Al Baghdadi, ucciso a fine ottobre nel Nord della Siria, sarebbe stato catturato dall’intelligence irachena. A darne notizia sono i media iracheni e Al Arabiya ma, spiega il Corriere, sono informazioni da prendere con cautela.
Daniel Reichel