Nel deserto
Da questo Shabbat inizieremo a leggere il quarto libro della Torà: Bemidbar.
Una delle prime parole della nostra parashà è proprio quella che da il nome a tutto il libro Bemidbar – nel deserto.
Fanno notare i commentatori che nella parola Bemidbar c’è una radice “davar – parola”; non a caso nel deserto furono dati dal Signore gli “‘Aseret ha Dibberot – le Dieci Parole”, che torneremo ad ascoltare proprio, qualche giorno dopo questo Shabbat, nel giorno di Shavuot.
È abbastanza anomalo considerare il deserto un luogo di parole; viceversa esso è considerato un luogo silenzioso dove difficilmente si possono ascoltare discorsi.
Proprio per questo, il Signore ha scelto il deserto come luogo per le Sue parole e soprattutto, non appartenendo a nessuna popolazione, fu scelto per simboleggiare la potenziale appartenenza della Torà a tutti coloro che si riconoscano in essa.
Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna
(22 maggio 2020)