Weissman, il re dei bomber israeliani
con un futuro (forse) in Serie A

Forse è nata una stella. E forse (come dicono alcuni) la si potrà apprezzare presto anche nella nostra Serie A. Fin quando si è potuto giocare a calcio quella di Shon Weissman, 24enne attaccante israeliano in forza agli austriaci del Wolfsberger, è stata una stagione a dir poco pazzesca: ventidue reti in ventuno incontri disputati, addirittura sopra la media di un centro a partita che è la soglia dei fuoriclasse e che solo pochi in Europa possono vantare.
Weissman, che è stato lanciato dal Maccabi Haifa e ha cambiato casacca la scorsa estate, porta la maglia numero nove. E con il suo nuovo team si è talmente ben distinto da conquistarsi uno spazio di prestigio nella classifica della scarpa d’oro che premia i bomber più prolifici del continente moltiplicando le realizzazioni fatte per il quoziente di difficoltà del rispettivo campionato. I tornei più importanti hanno un coefficiente di due punti. Quelli meno competitivi, come appunto quello austriaco, di 1,5. E via scendendo.
La classifica finale la si avrà soltanto a campionati conclusi (con tutte le incertezze del caso). Fa però un certo effetto dare una scorsa alla graduatoria a due terzi del percorso, dominata per il momento dal laziale Ciro Immobile e da Robert Lewandowski, e alla posizione dodici trovare Weissman. Subito dietro l’interista Romelu Lukaku e Pierre-Emerick Aubameyang e davanti ad altri due pezzi da novanta come Sergio Aguero e l’ex romanista Mohammed Salah.
Proprio nella Capitale, come sostengono alcuni, potrebbe esserci il futuro di Weissman. Il direttore sportivo della Roma, Gianluca Petrachi, lo avrebbe infatti messo nel mirino come eventuale vice di Edin Dzeko, sempre affidabile ma con un’anagrafe che gioca a suo sfavore, per il prossimo torneo. Sarebbe stato proprio il club austriaco a farsi avanti, fiutando la possibilità di concretizzare una plusvalenza non di poco conto (il calciatore, che ha già esordito in nazionale, era stato ingaggiato a costo zero).
La dirigenza giallorossa sembra che ci stia pensando, memore anche dell’impatto lasciato dallo stesso Shon nel corso dell’incontro di Europa League dello scorso autunno tra Roma e Wolfsberger quando, con un esplosivo tuffo di testa su cross teso dalla sinistra, aveva fissato il risultato sul 2 a 2 finale. A differenza di Dzeko, Weissman è un piccoletto: è alto appena 174 centimetri. Ma, come hanno avuto modo di vedere coi propri occhi i tifosi romanisti, la testa la sa usare molto bene. Segna poi in molti altri modi, inserendosi dalla distanza ma anche facendosi trovare pronto all’appuntamento in area di rigore. Un potenziale campione che, a un prezzo decisamente contenuto rispetto a quello di colleghi dai nomi più altisonanti che la stessa Roma starebbe sondando, potrebbe far le gioie di molte squadre.
Anche in Italia, dove gran fortuna i calciatori israeliani non l’hanno finora avuta.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(27 maggio 2020)