L’istallazione inaugurata a Firenze
“Pasqua delle rose, festa di tutti”
Giovedì scorso l’inaugurazione di un’istallazione artistico-floreale, realizzata dall’architetto David Palterer, che recupera la tradizione che fa della festa di Shavuot la “Pasqua delle rose”. Da lunedì prossimo l’avvio di un lotto di lavori, promossi dall’Opera del Tempio ebraico, per consolidare tutto il piano centrale della struttura.
La sinagoga di Firenze è uno dei simboli, in questi giorni di ripartenza, di molte cose. Della ritrovata libertà, testimoniata anche dalla recente riapertura al culto. Ma anche della possibilità di trasformare momenti di crisi in opportunità di crescita e riassestamento.
Una pioggia di rose recise, sospese nelle nove arcate della sinagoga. Si presenta così l’istallazione site-specific, fortemente voluta dalla direzione del Museo ebraico in collaborazione con Coopculture, con la Comunità e con l’Opera del Tempio. Shavuot è una festa ebraica, ma con valori profondi che possono parlare a tutti: questo il messaggio che si è voluto accompagnare al progetto, svelato alla presenza tra gli altri del sindaco Dario Nardella e del presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani.
“Una iniziativa dall’alto valore simbolico” ha detto il primo cittadino, soffermandosi sulle difficili sfide del futuro e sul ruolo che anche l’ebraismo fiorentino, da sempre molto vitale e partecipe, è chiamato ad assumere. Sulla stessa lunghezza d’onda le riflessioni del presidente Giani, che ha ricordato come, almeno dai tempi dei Medici, pur nelle anguste e mortificanti condizioni di vita del Ghetto, questa Comunità sia un elemento centrale e imprescindibile.
Ad accogliere le istituzioni in visita il presidente David Liscia, il rabbino capo Gadi Piperno, la direttrice del Museo ebraico Dora Liscia Bemporad e il presidente dell’Opera del Tempio Renzo Funaro. È stato proprio quest’ultimo a illustrare il piano di interventi che porteranno alla chiusura, per qualche settimana, della sinagoga. La riapertura è prevista in luglio, con il pregevole pavimento policromo che nel frattempo avrà recuperato il suo antico splendore.
(28 maggio 2020)