Museo ebraico di Bologna,
porte riaperte e attività in virtuale

Per riaprire le proprie porte, il Museo ebraico di Bologna ha scelto una data simbolica: la Festa della Repubblica. Ad essere offerta al pubblico la possibilità di una visita ai percorsi storici nella sezione permanente e alla mostra “Sotto il segno di una nuova stella. La Brigata Ebraica e l’Aliyah Bet 1944-1948”, dedicata alle vicende dell’emigrazione verso il nascente Stato di Israele, prorogata fino al prossimo 30 settembre.
Le visite del pubblico, annuncia la direzione del Museo, saranno gestite attraverso nuove misure organizzative di sicurezza in linea con gli indirizzi governativa. Tra le novità introdotte la biglietteria online, che consentirà di scegliere la fascia di visita per evitare assembramenti.
Proseguiranno anche le attività in virtuale, per favorire l’interazione a distanza. L’avvio quest’oggi, con un ciclo di video-appuntamenti dedicato a Sigmund Freud e i “suoi scrittori”. Un percorso che parte dalla figura e dagli scritti di Freud per indagare, anche attraverso l’influenza più o meno diretta che ebbe sugli scrittori contemporanei dell’Impero asburgico, sulle inquietudini di un’epoca prossima al declino e alla doppia catastrofe delle due guerre mondiali.

(2 giugno 2020)