Meis, il nuovo direttore
è rav Amedeo Spagnoletto

Il rabbino Amedeo Spagnoletto, romano, 52 anni, è il nuovo direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Già membro del Comitato scientifico del Meis, ricoprirà l’incarico per i prossimi quattro anni succedendo a Simonetta Della Seta.
Laureato in Scienze Politiche (indirizzo Storico) all’Università La Sapienza di Roma, il rav Spagnoletto, che è stato anche rabbino capo della Comunità di Firenze, ha conseguito con il massimo dei voti la laurea rabbinica presso il Collegio Rabbinico di Roma ed ha il diploma di Sofer (lo scriba rituale e restauratore di testi ebraici) dell’Istituto Zemach Zedeq di Gerusalemme. Ha inoltre un Diploma in Biblioteconomia della Scuola di Biblioteconomia Vaticana.
“La nomina a direttore di Amedeo Spagnoletto, deliberata con voto unanime dal cda, sulla base dell’esito della selezione alla quale hanno partecipato 17 candidati dall’Italia e dall’estero, rappresenta un risultato di notevole rilevanza” sottolinea il presidente del Meis Dario Disegni. “Il nuovo direttore, chiamato a prendere il testimone da Simonetta Della Seta, che ha guidato il Meis con grande perizia nel quadriennio che ha visto l’apertura del Museo, è una figura di studioso di riconosciuta autorevolezza a livello internazionale nel campo della storia, della cultura e dei beni culturali ebraici”.
“Sono molto felice di passare il testimone ad Amedeo Spagnoletto che ha una straordinaria competenza sull’ebraismo italiano, sull’ebraismo in generale e sul progetto Meis”, dichiara l’ex direttrice Della Seta. La sfida più grande, afferma rav Spagnoletto, “sarà quella di mantenere altrettanto alta l’energia fin qui profusa, solidificare il rapporto di fiducia e affezione che il Meis ha costruito con la città di Ferrara, con il mondo ebraico e le principali istituzioni culturali nel Paese e nel mondo”.

È prevista per sabato a Roma una manifestazione anti-governativa promossa da una rete di ultrà neofascisti rappresentativi delle curve più a destra del calcio italiano. Il luogo di raduno della manifestazione (per la quale ad oggi non sembra arrivata nessuna autorizzazione) è il Circo Massimo. “Ufficialmente – scrive Repubblica – l’unico dato in mano alla Digos è che un fronte formato da ultrà e militanti politici ha deciso, l’annuncio risale a metà maggio, di radunarsi a Roma. Con in mente un piano: provare a cavalcare le tensioni sociali e la protesta politica post-coronavirus”. A lanciare l’idea di questo appuntamento, viene spiegato, alcuni esponenti della curva del Brescia e militanti neonazisti del Veneto Fronte Skinhead. 

Accelerazione sullo sgombero dell’edificio abusivamente occupato da anni a Roma da CasaPound. In serata la Questura ha smentito di aver notificato atti in questo senso (una voce che si era diffusa poche ore prima). Nei giorni scorsi si sarebbe però svolto un incontro per arrivare al più presto a una soluzione. È da fine dicembre 2013, ricorda il Corriere, “che l’occupazione dell’edificio prosegue nonostante i tanti tentativi di arrivare allo sgombero”. 

Il Foglio parla dei nuovi focolai di Covid-19 in Iran e Israele. In Israele, viene sottolineato, “l’impennata di contagi è arrivata con la riaperture delle scuole”. Quarantatré quelle finora chiuse a causa dei contagi accertati. Da oggi, ha disposto il governo di Gerusalemme, “qualsiasi istituto nel quale saranno trovati nuovi infetti sarà immediatamente chiuso”. 

Sui giornali si continua a guardare a quel che succede negli Usa (di ieri la notizia che l’accusa per l’agente che ha ucciso George Floyd è di “omicidio volontario”, mentre sempre più acuta si fa la spaccatura tra Casa Bianca e Pentagono, contrario all’uso dell’esercito). La Stampa ragiona su questi temi anche insieme al regista Spike Lee, che in una intervista si definisce ottimista per il fatto che “una generazione di giovani bianchi si è unita a noi nelle strade”. Sono scene, sostiene, “che non vedevo da quando ero ragazzino negli Anni 60 e che adesso ritornano”.

In risalto su vari quotidiani la solidarietà del mondo del calcio, spesso vittima del razzismo. Ne scrive tra gli altri Mario Sconcerti (Corriere): “Sono gesti normali per molti, non lo sono mai stati per i calciatori, ragazzi giovani, subito ricchi, lontani dalla vita degli altri. Sta davvero cambiando qualcosa? Credo di sì. Non una cosa grande, tanti piccoli momenti impercettibili, persi nelle abitudini delle partite, che adesso cominciano a contare”. 

Il Messaggero intervista lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, di cui oggi esce in libreria la raccolta di storie Vocabolario dei desideri (ed. Neri Pozza). “Le storie che racconto – afferma Nevo – hanno una doppia direzione: rievocano il desiderio di qualcosa che è già avvenuto o si è perso, ma al contempo lavorano con l’Immaginazione e l’energia propria del desiderio che afferisce alla nostra intimità e a quella delle relazioni”. 

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(4 giugno 2020)