Meis, rav Spagnoletto alla direzione
“Valorizzerò i tesori dell’Italia ebraica”

“Chi mi conosce sa bene come tratto distintivo della mia azione, anche quando ho svolto l’attività rabbinica, sia la pratica dell’insegnamento, la lezione, la divulgazione. Pur consapevole che ci saranno anche altri ambiti in cui sarò chiamato a dover intervenire, è qualcosa di fondamentale che cercherò di trasmettere anche in questo nuovo incarico”. 
Cinquantadue anni, romano, il rabbino Amedeo Spagnoletto è il nuovo direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Già membro del comitato scientifico del Museo, ricoprirà l’incarico per i prossimi quattro anni succedendo a Simonetta Della Seta. Rav Spagnoletto sarà a Ferrara nelle prossime ore, per prendere contatto con la nuova realtà. L’insediamento dovrebbe poi avvenire a metà giugno.
La sua nomina è stata deliberata con voto unanime dal cda del Museo, sulla base dell’esito della selezione alla quale hanno partecipato 17 candidati dall’Italia e dall’estero.”È ancora troppo presto – sottolinea il neo direttore a Pagine Ebraiche – per parlare di programmi e progetti. Vorrei prima studiare bene la situazione, valutare ogni cosa con calma. Sono però consapevole di ereditare, da chi mi ha preceduto, un grande patrimonio di lavoro e relazioni. In ogni caso farò di tutto perché il Meis sia un luogo in cui si sprigionano idee ed energie, con l’obiettivo tra gli altri di dare evidenza a tanti tesori poco conosciuti dell’Italia ebraica. Penso ad esempio a tutte quelle Comunità che conservano un immenso patrimonio di identità e cultura, ma non hanno la forza di aprire un museo. Dovremo essere, sempre di più, il loro punto di riferimento”. 
Nell’agenda di rav Spagnoletto c’è comunque l’urgenza di riprogettare l’offerta didattica per le scuole di ogni ordine e grado in modo che, fin dall’inizio del prossimo anno scolastico, i percorsi formativi per studenti e insegnanti siano calibrati rispetto alla delicata situazione socio sanitaria, garantendo la sicurezza ma senza rinunciare alla efficacia che ha contraddistinto i programmi del Meis fino ad oggi.
Commenta Dario Disegni, presidente del Meis: “La nomina di Amedeo Spagnoletto rappresenta un risultato di notevole rilevanza. Il nuovo direttore, chiamato a prendere il testimone da Simonetta Della Seta, che ha guidato il Meis con grande perizia nel quadriennio che ha visto l’apertura del Museo, è una figura di studioso di riconosciuta autorevolezza a livello internazionale nel campo della storia, della cultura e dei beni culturali ebraici, che ha già dato un importante contributo alla programmazione culturale e scientifica del Meis nello scorso mandato, nel quale ha ricoperto l’incarico di membro del comitato scientifico”. Aggiunge Disegni: “Sotto la sua guida il Meis, nel quadro degli indirizzi strategici definiti dal cda con l’apporto del comitato scientifico, e avvalendosi della collaborazione del ristretto ma eccellente staff e della rete dei consulenti, potrà affrontare le complesse sfide del completamento del progetto museale e dello sviluppo dell’attività espositiva e culturale che attendono il Museo nei prossimi anni”. 
“A Simonetta Della Seta – conclude Disegni – che in questi giorni termina il suo mandato per assumere a breve un prestigioso incarico allo Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme, il rinnovato sentito ringraziamento per lo splendido lavoro realizzato in questo cruciale quadriennio”.
Anche Della Seta ha voluto commentare la nomina: “Sono molto felice – afferma – di passare il testimone ad Amedeo Spagnoletto, che ha una straordinaria competenza sull’ebraismo italiano, sull’ebraismo in generale e sul progetto Meis. Membro del comitato scientifico dal 2016, mi ha affiancata nel lavoro offrendo al museo il suo contributo con generosità e professionalità ogni volta che gli è stato chiesto”. Il nuovo direttore, sottolinea Della Seta, “saprà portare avanti la missione nazionale e internazionale del Meis e con il suo spirito aperto saprà attirare verso il Museo ebrei e non ebrei, dando forza ai valori universali dell’ebraismo”. 
A dare il benvenuto al nuovo direttore anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri: “A nome di tutta la città di Ferrara – sottolinea in una nota – sono lieto di dare il benvenuto ad Amedeo Spagnoletto. Il suo incarico alla guida del Museo arriva in un momento storico nel quale la memoria e le tradizioni sono destinate ad assumere un valore ancora maggiore, mentre la nostra città si prepara alla grande sfida della rinascita, dopo questi mesi difficili. Siamo certi che la collaborazione sarà proficua come è sempre stata in passato anche in nome di quel rapporto intenso e millenario che lega gli ebrei e Ferrara, illustrato in modo eloquente dall’ultima mostra allestita al Museo: ‘Ferrara ebraica’. Sarò lieto di incontrare quanto prima il nuovo direttore per instaurare da subito un dialogo concreto e di condivisione, necessario a ricreare e rafforzare quel sistema culturale, economico e sociale di cui tanto la nostra città ha bisogno per uscire dalle conseguenze lasciate dall’emergenza sanitaria e dal lockdown”.
Rav Spagnoletto ha conseguito con il massimo dei voti la laurea rabbinica presso il Collegio Rabbinico di Roma e ha il diploma di Sofer (lo scriba rituale e restauratore di testi ebraici) dell’Istituto Zemach Zedeq di Gerusalemme. Ha inoltre un diploma in Biblioteconomia della Scuola di Biblioteconomia Vaticana. 
Già rabbino capo a Firenze, ha insegnato per diversi anni Talmud ed Esegesi biblica al Collegio Rabbinico Italiano; è stato docente di Paleografia ebraica e di Diritto ebraico presso il Corso di laurea in Studi ebraici dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; di Feste e ricorrenze ebraiche per il Master in Ebraismo del Corso di Laurea in Studi ebraici dell’UCEI e di materie ebraiche al Liceo Renzo Levi di Roma. Presso il Comune di Roma si è occupato negli ultimi cinque anni di progetti di ampliamento dell’offerta didattica per le scuole della Capitale.
In parallelo all’insegnamento, ha svolto l’attività di sofer restaurando testi religiosi esposti in tutti i musei del mondo ed ha progettato e realizzato numerose opere manoscritte nel solco della tradizione ebraica per sinagoghe, musei e committenti privati in Italia e all’estero. Ha collaborato con la Green Collection ad Oklahoma City e il Bible Museum di Washington ed è stato membro della Commissione paritetica tra Stato Italiano ed Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per i Beni Culturali Ebraici in Italia. È membro del comitato scientifico del Museo Ebraico di Roma ed ha lavorato presso la Fondazione Museo della Shoah.
Ha inoltre pubblicato numerosi studi scientifici relativi ai suoi restauri e alle tradizioni dell’ebraismo italiano e in particolare romano. Tra le sue competenze anche quelle in ambito di catalogazione e digitalizzazione. 

(Nella foto: rav Amedeo Spagnoletto al Meis davanti alla Torah di Biella, di proprietà della Comunità ebraica di Vercelli, da lui restaurata ed esposta durante la mostra “Il Rinascimento parla ebraico” curata da Giulio Busi e Silvana Greco)

(4 giugno 2020)