Il Nordest e le frontiere contese,
un libro per fare chiarezza

La storia dell’Alto Adriatico tra Ottocento e Novecento. Il nazionalismo italiano, l’irredentismo e il “fascismo di confine”, tra ideologia, squadrismo e suprematismo etnico. La “bonifica etnica” dei territori italianizzati tra le due guerre. Le politiche di occupazione italiana in Slovenia e i rapporti con la Croazia nel secondo conflitto mondiale: il trattamento delle minoranze, il destino degli ebrei, i crimini di guerra italiani. L’occupazione tedesca della “Zona di Operazioni Litorale Adriatico”; la risiera di San Sabba, le deportazioni e i crimini contro i civili. Il dramma troppo a lungo dimenticato dell’infoibamento: le foibe come tragica realtà e come simbolo. L’esodo degli italiani. E ancora, il tema del trattato di pace e le sue ripercussioni, il territorio libero di Trieste, il Memorandum di Londra.
Di questo e di come queste vicende si ripercuotano nel presente parla Frontiere contese a Nordest, il nuovo saggio di Claudio Vercelli pubblicato da Edizioni del Capricorno (in libreria da settembre, già da giugno sarà nelle edicole del Nordest abbinato a vari quotidiani).
Ne parliamo con l’autore, storico collaboratore anche di queste testate, nel videopilpul che sarà trasmesso stasera.
La conversazione sarà trasmessa alle 22.30 sui canali social Pagine Ebraiche e UCEI e, in versione audio, nella sezione Pagine Ebraiche da ascoltare del portale www.moked.it.

(14 giugno 2020)