José Faur (1935-2020)
Da tempo membro del comitato scientifico della Rassegna Mensile di Israel, nella quale anche pubblicato diversi saggi, rav José Faur è stato rabbino e studioso autorevole. Nato in Argentina, esponente della comunità ebraico-siriana emigrata nel Paese a inizio Novecento, è stato autore di nove libri. Uno dei quali dedicato alla vita e alle opere del rav Israel Moshe Hazan, che fu rabbino capo a Roma a metà dell’Ottocento. Tra i suoi scritti, ricorda il rav Gianfranco Di Segni, che ne ha annunciato la scomparsa, anche un saggio sulla risposta di rav Eliyahu Benamozegh a Charles Darwin in merito all’evoluzione delle specie (lo si trova nel numero 63 della Rassegna, uscito nel 1997).
Un uomo di Torah e un uomo di cultura consapevole delle sue radici. L’ha ben ricordato suo nipote rav Yosef Bitton, già rabbino capo dell’Uruguay, in un messaggio diffuso nelle scorse ore in cui ricorda come l’avvicinamento alla Torah sia passato dall’arabo e come la conoscenza di quella lingua lingua sia stata per lui essenziale per studiare e scrivere di Maimonide.
Soltanto uno degli aspetti significativi di una vita che è stata ricca di sfide e impegni. Dall’Argentina al Messico, per arrivare agli Stati Uniti (dove si è formato alla Yeshiva di Lakewood, ancora oggi la più grande al mondo). Tra i suoi più importanti Maestri un gigante del pensiero ebraico come rav Aharon Kotler.
Rav Faur è morto in Israele ed è stato sepolto a Netanya. Sia il suo ricordo di benedizione.
(14 giugno 2020)