La porta di Boo

Prima dell’occupazione tedesca del giugno 1941, la città lituana di Šiauliai contava 8.000 ebrei che gestivano scuole ebraiche dall’asilo alla scuola secondaria, la yeshivà Yavne nonché scuole di lingua yiddish, sinagoghe e due biblioteche; nel luglio 1941 fu istituito un Ghetto in due settori della città (nel sobborgo Kaukazas e in Traku), in esso furono trasferiti 5.000 ebrei.
Durante le prime settimane 700 ebrei furono uccisi da Einsatzgruppen e collaborazionisti lituani nella vicina foresta di Lieponiai dopo essere stati costretti a scavare la propria fossa, nel luglio 1941 oltre 700 ebrei e prigionieri politici comunisti furono trasferiti dal penitenziario di Šiauliai al villaggio di Pročiunai e uccisi, dal 7 al 15 settembre 1941 un migliaio di uomini, donne e bambini del Ghetto furono uccisi nella foresta Gubernija mentre altre centinaia furono utilizzate nel lavoro coatto presso l’aeroporto di Zokniai; nel giugno 1943 il Ghetto fu rimodulato in Außenlager, a metà ottobre 1943 fu liquidato il settore Kaukazas del Ghetto, il 5 novembre 1943 truppe SS e collaborazionisti russofoni prelevarono 700 ebrei compresi anziani, disabili, donne e bambini e li trasferirono a Birkenau, il 15 luglio 1944 lo Außenlager fu liquidato e i prigionieri uccisi o trasferiti a Stutthof e Dachau (il 27 luglio 1944 l’Armata Rossa liberò Šiauliai, soltanto 500 ebrei sopravvissero).
La compositrice ebrea lituana Khane Khaytin scrisse il canto in lingua yiddish A Yidish Kind sul massacro di bambini perpetrato nel marzo 1943 presso il Ghetto di Šiauliai, ivi scrisse altresì canti popolari quali Ikh leb in geto e Torf–lid; dopo la definitiva liquidazione dello Außenlager fu trasferita a Stutthof (sopravvissuta, si trasferì a New York).
Presso il Ghetto di Riga (aperto nel luglio 1941) furono assemblate una scuola, un ospedale, una casa di riposo, organizzazioni culturali e inoltre confluirono numerosi musicisti, scrittori e artisti lettoni, tedeschi, cechi e austriaci; i musicisti organizzarono una discreta attività teatrale nella grande sala presso il settore Köln del Ghetto.
Quest’ultimo fu liquidato ai primi di dicembre del medesimo anno mentre la maggior parte della popolazione ebraica del Ghetto fu uccisa nella foresta di Rumbula; esso fu rimodulato in una rete di Ghetti di piccole dimensioni occupati da ebrei provenienti dal territorio metropolitano del Reich distribuiti in base a nazionalità e città di provenienza.
Nell’ottobre 1943 la rete dei Ghetti aperti in Lettonia fu smantellata e la popolazione ebraica superstite – insieme a ebrei del Reich e dei territori polacchi incorporati, Lituania, Protettorato di Boemia e Moravia – fu trasferita presso il Campo di lavoro coatto di Riga–Kaiserwald; ai primi di agosto 1944 il Campo di Riga fu evacuato in coincidenza dell’entrata delle truppe sovietiche in Lettonia, la maggior parte dei deportati fu trasferita a Stutthof, solo 1.000 ebrei lettoni sopravvissero.
Tra luglio e dicembre 1941 a Liepāja Einsatzgruppen, Sicherheitsdienst, Ordnungspolizei, Wehrmacht, Kriegsmarine e il famigerato Arajs Kommando si resero responsabili di efferati massacri nei quali perirono ca. 5.000 ebrei, Roma, comunisti e disabili; la musicista lettone Johanna Lichtenberg (nell’immagine) perse il marito Robert Spector, suo fratello Naum e i suoi genitori.
Trasferita presso lo Arbeitslager di Riga–Reichsban (ivi scrisse Traum, Zur Arbeit, Möchte fahren, Main Zawoe e altro per voce femminile) e infine a Buchenwald, nel 1947 emigrò negli USA e pubblicò Ghetto und KZ.–Lieder aus Lettland und Litauen contenente i propri Lieder scritti in cattività e brani altrui scritti in diversi Ghetti e Campi ai quali aggiunse un proprio accompagnamento pianistico.
Nel suo libro la Lichtenberg–Spector cita l’ebreo lettone Ljowa [Lev] Berniker, diciottenne amante della danza trasferito a Riga–Reichsban, ivi nel 1944 scrisse musica e testo del Lied Reichsbahnlied; trasferito a Stutthof, morì di sfinimento nell’aprile 1945.
È arrivato il momento che questa musica si svincoli dal tragico background storico nel quale si è plasmata e voli libera, come tutta la musica del mondo; perché ciò avvenga, occorre che essa sia ritrovata tutta e che non una sola opera rimanga non raccolta.
Nel cartoon Monsters & Co., fu l’ultimo frammento della porta di Boo conservato dallo spaventatore Sulley a consentirne la riapertura dopo che il mostriciattolo verde Mike Wazowski la ricostruì; ci sono cose che funzionano solo se tutti i pezzi del puzzle tornano al loro posto.
Quando il puzzle della letteratura musicale concentrazionaria sarà completato, vedremo l’immagine che ne uscirà; soltanto allora avremo pienamente compreso il senso di questa ricerca.

Francesco Lotoro

(19 giugno 2020)