Giardino dei Giusti di Milanola visita del prefetto Saccone
“Di fronte ai Giusti, all’Albero delle Virtù ci si può sentire un po’ inadeguati, perché siamo tutti esseri umani e tutti possiamo aspirare a essere Giusti, ma facciamo i conti con la nostra limitatezza”. Così il prefetto di Milano Renato Saccone visitando per la prima volta il Giardino dei Giusti di Milano, nato nel 2003 e frutto della collaborazione tra Gariwo, Comune di Milano e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Accompagnato dal presidente di Gariwo Gabriele Nissim, il prefetto ha spiegato di guardare al Giardino dei Giusti non solo come un luogo: “c’è lo spazio, c’è il tempo, c’è la natura e la cura della natura ma anche tanta spiritualità”. Durante la visita a cui ha preso parte il vicepresidente UCEI Giorgio Mortara, il prefetto ha ricordato le difficili settimane della pandemia e sottolineato come l’emergenza abbia travolto in particolare il personale sanitario. “Alcuni di loro non sono più con noi. Ora dobbiamo ringraziare chi ha dato tanto e non dimenticarlo e questo credo che sia l’obiettivo di questo Giardino, perché se abbiamo un limite è la memoria corta, la memoria breve. Più che parlare di eroi, dobbiamo avere rispetto per il lavoro fatto. Non pensiamo solo al primario, pensiamo a tutti gli infermieri, a chi ha tenuto puliti gli ospedali, tutto questo lo dobbiamo ricordare e questo luogo ce lo ricorda. Vi ringrazio per questo”.
“Ringrazio a mia volta il prefetto perché, in occasione della sua visita, il Giardino ritorna ad animarsi e a essere un simbolo di vita e di speranza”, la replica di Nissim. “Vogliamo che le storie dei Giusti siano di esempio alle generazioni future, in una sorta di staffetta continua per fare il bene. L’intento è fare conoscere gli esempi virtuosi delle persone che, in questa catastrofe inaspettata, dal mattino alla sera hanno dovuto cambiare le loro vite, come i sindaci dei comuni più colpiti dalla pandemia, i medici e molti altri operatori, e manifestare attraverso il Giardino la nostra gratitudine a tutti loro”.
Alla visita hanno partecipato anche Pietro Kuciukian, Console onorario della Repubblica d’Armenia in Italia e co-fondatore di Gariwo, e Anna Maria Samuelli, responsabile della Commissione didattica di Gariwo.