Una casa per la musica concentrazionaria,
il Nyt racconta la sfida di Lotoro

Da oltre trent’anni Francesco Lotoro ha una missione. Far rivivere la musica scritta nei lager nazisti e in altre esperienze di internamento e morte tra Europa, Asia, Africa. Una ricerca che l’ha portato ad accumulare un ingente archivio di materiale e a coltivare il progetto della cittadella della musica concentrazionaria che ha l’obiettivo di far sorgere nella sua Barletta.
Un progetto ambizioso sul quale continua ad essere alta l’attenzione mediatica. Ultimo in ordine di tempo a parlarne è il New York Times, con un lungo articolo dedicato al musicista pugliese e alla sua determinazione nel portare avanti questa sfida.
Il governo, ricorda il Nyt, ha erogato uno stanziamento a favore della cittadella. E così ha fatto anche l’amministrazione locale. Altri anche dall’estero vorrebbero contribuire.
“Ci sono molte persone che vogliono aiutarci negli Stati Uniti, in Canada e in altri Paesi. Appena possibile li incontrerò” sottolinea Lotoro. A parlare è anche il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, che afferma: “Voglio fortemente che questo progetto vada in porto. Sarebbe un simbolo per ricordare un momento drammatico della nostra storia che non deve ripetersi”.

(Nell’immagine il progetto della cittadella)

(22 giugno 2020)