Il videopilpul con Milena Santerini
“Antisemitismo, un problema attuale”

La storia insegna che più avanzano le crisi e più la ricerca di un gruppo-bersaglio diventa una pratica all’ordine del giorno. Fondamentale quindi che si predispongano tutti gli strumenti necessari per arginare una minaccia che può essere destabilizzante per l’intera società.
L’ha ricordato, nel videopilpul trasmesso ieri sera, la coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo Milena Santerini. Una conversazione, quella con Pagine Ebraiche, realizzata nelle stesse ore in cui a Palazzo Chigi si insediava il gruppo di lavoro che avrà l’incarico di supportarla in questa azione.
L’insediamento arriva dopo mesi di intenso lavoro durante i quali, portando il confronto anche in sede europea e internazionale, sono stati analizzati i principali temi su cui si focalizzerà l’attenzione del nuovo organismo.
Presieduto dalla stessa Santerini, il gruppo è formato dal vice segretario generale della Presidenza del Consiglio Giuseppe Renna e dal capo dell’ufficio del segretario generale Sabrina Bono; dal direttore dell’Unar Triantafillos Loukarelis e dal coordinatore del Servizio studi, ricerche e relazioni istituzionali Agnese Canevari; dal magistrato Emma Rizzato, in rappresentanza del ministero della Giustizia; dalla consigliera d’ambasciata Michela Carboniero, in rappresentanza del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; da Giovanna Boda, capo del dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, in rappresentanza del ministero dell’Istruzione; da Betti Guetta, in rappresentanza della Fondazione Cdec; della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni; da Roberta Lograno, primo dirigente della Polizia di Stato, dal viceprefetto Graziella Forti e dal funzionario amministrativo Alessandra Bruziches in rappresentanza del ministero dell’Interno.
Ad integrare il gruppo di lavoro sono alcuni esperti nelle specifiche competenze professionali: l’ambasciatore Luigi Maccotta, capo delegazione italiana all’Ihra; Gabrio Forti, ordinario di diritto penale; Giovanni Canzio, presidente emerito della Corte di Cassazione; Angelo Lalli, docente di diritto amministrativo; Antonio Angelucci, docente di diritto ecclesiastico; l’avvocato Joseph Di Porto; la storica Anna Foa; Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei; Antonio Nicita, docente di economia politica; il giornalista Roberto Natale.
Tra i compiti quello di elaborare una relazione contenente indicazioni dirette al governo e per il suo tramite al Parlamento e dove necessario alle varie amministrazioni e ad organismi in ambito sociale e culturale “per la promozione e il rafforzamento della lotta all’antisemitismo in Italia”. Oltre a quello, al verificarsi di specifiche evidenze e su proposta motivata del presidente, “può invitare in audizione soggetti pubblici o privati al fine di acquisire informazioni e proposte utili alla propria attività”.
Oggetto di approfondimento nella prima riunione le attività dell’Ihra, la sua definizione operativa di antisemitismo, il recepimento da parte del Consiglio dei ministri, una panoramica internazionale sulla sua adozione, gli atti antisemitismo registrati nel 2019 e nel 2020 da parte del Cdec.
Per la presidente Di Segni è centrale l’esigenza di rendere la definizione “non solo operativa come viene solitamente denominata, ma realmente efficace e applicabile anche nel contesto giudiziario”. Necessario inoltre “che si attivino percorsi educativi e formativi trasversali”.

(23 giugno 2020)