“Libia una priorità per l’Italia”
Si riaccende l’attenzione sulla Libia dopo l’incontro a Tripoli tra il premier Fayez al-Sarraj e il nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Il Sole 24 Ore segnala tra i risultati concreti l’istituzione di una commissione italo-libica che “riprenderà a negoziare il memorandum su immigrazione e guardia costiera, tenendo presenti le richieste italiane per tutelare i diritti umani”. In una conferenza stampa a Ciampino il ministro Di Maio si è detto ottimista sul fatto che le istanze italiane verranno accolte e ha definito la Libia “una priorità per la nostra politica estera e per la sicurezza nazionale”. Il Paese resta però lacerato da violenti scontri e contrapposizioni. E la partita diplomatica si fa sempre più complessa. Critica la posizione di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che da qualche mese siede al Parlamento europeo. Su Avvenire attacca: “L’Europa dopo aver contribuito, nove anni fa, con importanti suoi Stati membri a destabilizzare la Libia, nei fatti, non ha ruolo positivo. Non possiede (e non vuole avere) efficaci strumenti d’intervento e non articola una politica estera comune degna di questo nome”.
Repubblica intervista Simon Schama, lo storico inglese autore tra gli altri di una monumentale Storia degli ebrei pubblicata in Italia da Mondadori. Secondo Schama molte sono le analogie tra i tempi che stiamo vivendo e la ricostruzione post-bellica di 75 anni fa. “Ci sono diversi paralleli, dalla crisi economica in un mondo che cerca di rialzarsi, a un piano europeo ‘Recovery Fund’ che vorrebbe somigliare a quello Marshall, fino alle avvisaglie di una nuova Guerra fredda, con la Cina al posto dell’Urss. Spero che quest’ultima non accada. Sarebbe – afferma – una catastrofe per tutti”. Dalla ricerca del capro espiatorio al pericolo costituito dai nazionalismi: molti i temi affrontati nell’intervista. Sostiene lo storico: “Non vedo al momento leader straordinari come Mandela, Churchill o lo stesso Marshall. Ma, a lungo termine, credo che nazionalismi e populismi soccomberanno alla dura realtà, ancora una volta”.
“Non risulta presentato alcun preavviso ma si assicura, sin d’ora, che sarà condotta ogni attività conoscitiva volta a prevenire eventuali pericoli di degenerazioni violente”. Così la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese durante il question time alla Camera, in risposta a chi le chiedeva che contromisure stesse adottando il Viminale per la “Marcia su Roma” che alcuni gruppi vorrebbero organizzare per il prossimo 30 giugno. La ministra, come riporta tra gli altri Il Messaggero, ha anche affermato: “Ho impresso il massimo impulso per un’approfondita attività info-investigativa per reprimere le condotte illecite connotate da estremismo politico o che si ispirano ai principi del nazi-fascismo e della discriminazione razziale e religiosa”.
Condannato intanto a due anni l’estremista di destra Roberto Jonghi Lavarini, che nel 2014, davanti alle telecamere delle Iene, aveva esaltato Mussolini e rilasciato dichiarazioni antisemite. La notizia è riportata in breve dal Corriere Milano.
Siglato ieri a Roma un protocollo tra Comunità ebraica e i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale che ha l’obiettivo di intensificare la ricerca sugli oltre 7mila volumi sottratti dai nazisti dalla biblioteca comunitaria e dal Collegio Rabbinico. Una firma arrivata nel giorno della riconsegna di 19 volumi, conservati per oltre 50 anni nei caveau dello Stato e recentemente recuperati dalla Direzione generale archivi del Mibact. Come riporta Repubblica Roma, “si tratta del primo tassello di un mosaico ancora tutto da ricostruire”.
Una piazza intitolata, “ma solo sulla carta”. Così Il Mattino descrive la soluzione varata ieri dal Comune di Napoli per ricordare Giorgio Ascarelli, il fondatore ebreo della squadra di calcio locale. Il piazzale dello stadio resterà infatti intitolato all’ex segretario fascista Vincenzo Tecchio. Mentre ad Ascarelli sarà intitolato lo spiazzo davanti alla struttura. Il quotidiano riporta la posizione della Comunità ebraica, che si esprime a favore di un riconoscimento per Ascarelli e definisce Tecchio “moralmente complice dei misfatti commessi ai danni degli ebrei”.
L’Osservatore Romano riporta le posizioni critiche del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres sul piano di annessione israeliano. Guterres ha parlato di “gravissima violazione della legge internazionale” e di mossa che “minaccia gli sforzi per far progredire la pace regionale”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(25 giugno 2020)