L’antisemitismo e la stampa cattolica:
i casi di Mantova, Milano e Venezia
La mostra sul Simonino in corso a Trento ha il merito, tra i tanti, di ricordare il pessimo servizio reso all’umanità da un certo tipo di propaganda antiebraica. E soprattutto di affrontare, senza sconti, le responsabilità della Chiesa non solo nel lontano passato medievale ma anche in tempi più ravvicinati. Si tratta infatti di una vicenda caratterizzata da ombre fino a oltre la metà del Novecento. Fin quando cioè le grandi trasformazioni in seno alla Chiesa stessa testimoniate dal Concilio Vaticano II e l’iniziativa di alcuni singoli permisero di mettere in soffitta un culto macabro e basato sulla menzogna.
La storia di questo culto è emblematica. Ma Trento non fu certo l’unico luogo in cui, fino a non molti anni fa, l’antisemitismo di matrice cattolica potè prosperare in un contesto di significativa legittimazione. Lo ricorda il saggio Come si crea l’antisemitismo, appena pubblicato dalla casa editrice Giuntina. Opera dello storico tedesco Ulrich Wyrwa, docente all’Università di Potsdam e membro del centro di ricerca sull’antisemitismo presso l’Università tecnica di Berlino, oltre che della redazione della rivista Quest pubblicata dalla Fondazione Cdec, il libro si sofferma su tre realtà locali (Mantova, Milano e Venezia) e su come agì in quel contesto la stampa clericale a cavallo tra Otto e Novecento. Ad emergere, tra i vari aspetti, l’influenza che la leadership ecclesiastica e il suo apparato informativo ebbero nel consolidamento di un “linguaggio laico” dell’antisemitismo in un momento in cui, sull’onda dell’emancipazione acquisita con l’unificazione nazionale, numerosi furono gli ebrei italiani a conquistare ruoli e visibilità nelle istituzioni pubbliche. Per capire un po’ l’atmosfera basta leggere il Cittadino di Mantova nel 1896: “Europa infelice! Non bastavano gli Unni, i Goti, i Visigoti, gli Ostrogoti e le altre orde dei barbari. Non bastavano le tremende invasioni dei turchi. Eppure ecco che in questo secolo sei caduta in preda ad un’altra invasione, nuove orde di barbari ti piovvero in seno: le orde di Giuda”.
L’antisemitismo e il ruolo della stampa cattolica. Una tematica che, accusa l’autore, è stata a lungo ignorata da una storiografia poco attenta. Questo incisivo libro ha il pregio di essere molto chiaro al riguardo.