Frontiere, la lista Ue
(senza Israele)
L’Unione Europea ha deciso di riaprire le proprie frontiere a 15 Paesi extra Ue. Anche l’Italia ha votato a favore, ma la posizione del governo – sottolinea il Corriere – “resta improntata alla linea della ‘massima precauzione’: rimane in vigore l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria per tutti i cittadini provenienti dai Paesi extra-Schengen, anche da quelli compresi nella lista”. Per il momento sono esclusi gli Stati Uniti, la Russia, il Brasile e l’India. E con loro anche Israele. “La lista stilata dall’Ue – spiega il Corriere – verrà aggiornata ogni 14 giorni in base a criteri epidemiologici e alla capacità degli Stati di contenere la pandemia. La votazione è stata a maggioranza qualificata. Si sarebbero astenuti, che equivale a voto contrario, Austria, Bulgaria, Portogallo, Cipro e Polonia”.
Di Israele si parla anche in relazione al tema, che resta fluido, del piano di annessione in Cisgiordania. “Quella del primo luglio non è una data sacra”, ha detto ieri Gantz. Nei giornali che oggi trattano il tema numerose le posizioni critiche ad emergere. Molto duro al riguardo il Fatto Quotidiano: “Benny contro Bibi. Potrebbe essere un videogioco per bambini, invece è uno dei giochi reali più sporchi che stanno facendo gli adulti sulla pelle dei bambini, cioè delle generazioni future, di Israele e della Palestina innanzitutto”. Il Foglio intervista lo scrittore Yossi Klein Halevi, che afferma: “Soltanto il quattro per cento della popolazione crede che l’annessione sia una delle priorità dello stato ebraico, in questo momento sono tutti presi da altre questioni e da molte difficoltà”. Dice la sua anche Yael Dayan, figlia del generale ed eroe della Guerra dei sei giorni Moshe, in una intervista con il Riformista: “Non ho combattuto perché il mio Paese diventasse lo Stato dell’apartheid”. Evoca il concetto di apartheid, in un articolo molto velenoso, anche il giornalista Alberto Negri (Il quotidiano del Sud).
L’Iran ha condannato a morte il giornalista e oppositore del regime Ruhollah Zam, con l’accusa di aver lavorato con la protezione dei servizi di intelligence stranieri (tra cui Israele e Stati Uniti). L’accusa, tratta dal Corano, è di “Corruzione sulla terra”. Come riporta Repubblica, dai tempi della Rivoluzione islamica “con questa incriminazione sono stati giustiziati 8mila fra oppositori, vecchi sostenitori e funzionari del regime dello Shah”.
Il Corriere riporta diverse reazioni di lettori all’intervista di qualche giorno fa con Franca Valeri. L’attrice aveva parlato, tra i vari temi, di come la vista del cadavere di Mussolini a Piazzale Loreto non le avesse suscitato nessuna pietà. “Ora è comodo giudicare a distanza. Bisogna averle vissute, le cose. E noi – affermava – avevamo sofferto troppo”.
In Germania si va verso una radicale ristrutturazione delle forze speciali dell’esercito: il motivo, racconta il Corriere, è nell’allarmante numero di ufficiali e soldati vicini all’estrema destra. “Già nel 2003 il loro primo comandante, Reinhard Günzel, fu costretto a dimettersi, dopo un discorso nel quale aveva definito gli ebrei ‘popolo assassino’. Nel 2017 ad una festa, erano state lanciate in aria teste di maiale e tutti i partecipanti si erano congedati col saluto nazista”.
Luigi Manconi, su Repubblica, propone una riflessione sul razzismo e sull’elaborazione del recente passato da parte italiana. Caso emblematico dei molti problemi aperti in questo senso è l’elaborazione dei provvedimenti antiebraici varati durante il nazifascismo. Scrive Manconi: “A parte le responsabilità di regime e quelle personali (per esempio degli zelanti scrittori de La difesa della razza), non adeguatamente sanzionate nemmeno sul piano morale, è mancato un vero esame di coscienza collettivo sui silenzi e le omertà, sull’indifferenza e la correità nell’applicazione delle leggi razziali del 1938 e nelle persecuzioni antisemite durante l’occupazione tedesca”. L’ex senatore parla inoltre delle diverse forme di antisemitismo oggi presenti, in un arco che va dall’estrema destra all’estrema sinistra.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(1 luglio 2020)