Un piano che dia fiducia e speranza

“Tutti i progetti che, nell’arco di trentacinque anni, ho diretto, sono stati finalizzati a un solo obiettivo sociale: ridurre l’ineguaglianza delle opportunità. Se è vero che l’uguaglianza delle opportunità non esiste…non posso per questo accettare le ineguaglianze solo per il fatto che esistono, né posso accettare le ingiustizie che esse provocano. Ho sempre rifiutato di rassegnarmi a questo stato di cose.
Questo libro si propone di persuadere della validità di questo punto di vista e, soprattutto di convincere che i cambiamenti accelerati delle nostre società non possono essere perseguiti lasciando da parte intere fasce della popolazione. Nessuno, a mio avviso, può pensare serenamente che la modernizzazione economica e tecnica possa essere raggiunta al prezzo dell’esclusione dei meno favoriti”.
Bertrand Schwartz, uno dei grandi protagonisti della pedagogia del Novecento, apre con queste parole la sua riflessione severa, in Modernizzare senza escludere, su uno dei problemi più drammatici della società contemporanee: l’esclusione dalla formazione e dal lavoro di molte persone alle quali sono negate, di fatto, condizioni di vita decorose, per sé e per i propri figli.
Schwartz moriva nel luglio del 2016 dopo avere diretto, in Francia, il più importante progetto europeo per l’inserimento sociale e professionale dei giovani.
Tale priorità è ineludibile, anche oggi, nel nostro Paese: la pandemia che ha reso complessi tutti i processi di istruzione e ridotto le possibilità occupazionali. La riduzione delle nascite e l’invecchiamento della popolazione sono aggravati, conseguentemente, da processi di emigrazione dei nostri giovani alla ricerca di migliori condizioni di formazione, di lavoro, di vita. Per questo, è essenziale un piano che dia loro fiducia e speranza.

Saul Meghnagi, Consigliere UCEI

(22 luglio 2020)