Controvento – Come ripartire

Per noi ragazzi degli anni ’70 non c’erano dubbi su cosa era di sinistra e cosa era di destra. Le manifestazioni, i diritti delle donne, la solidarietà sociale, la cultura, l’accoglienza, pagare le tasse erano cose di sinistra. Di destra la rigidità classista, il maschilismo, l’evasione, l’individualismo.
Per i nostri figli, che poco si sono occupati di politica, destra e sinistra hanno cominciato ad assumere contorni sfumati. I valori della televisione commerciale, del consumismo, del turismo di massa si sono diffusi tra tutte le classi sociali e tutti i credo politici. E Mani Pulite, che ha coinvolto tutti i partiti, ha dato il colpo di grazia al sogno di una supremazia morale dei partiti che avrebbero dovuto rappresentare gli ideali della sinistra.
Con il populismo dei partiti di destra e il neoliberismo di quelli di sinistra, le acque si sono ancor più confuse. Lega e 5Stelle son di destra o di sinistra? E il Pd di Renzi, può essere definito di sinistra secondo i criteri tradizionali? E la Cina che si definisce ancora comunista ma è la Mecca di un nuovo capitalismo? Come ben canta Giorgio Gaber “ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?”
C’è oggi però una nuova discriminante che definisce destra e sinistra: il Covid. La destra è, in tutto il mondo, negazionista. Sostiene che si tratta di poco più di un’influenza ed è comunque disposta a sacrificare vite umane per non far crollare l’economia. Soprattutto se, come in America, le vite umane più a rischio sono quelle che pesano sui conti pubblici (anziani, poveri, immigrati, latinos, afroamericani) e che comunque non votano per Trump. Così in Inghilterra, dove Boris Johnson, prima di contrarre il virus e diventare più cauto, sostenne con noncuranza che era meglio perseguire l’immunità di gregge a scapito di qualche migliaia di decessi.
Per la sinistra invece la priorità è proteggere la popolazione, la vita conta più del danaro. E così due definizioni che sembravano obsolete hanno ritrovato una identità politica. In entrambi i casi ripartire è fondamentale: ma come ripartire, e come ricostruire sarà nei prossimi mesi la discriminante tra le diverse visioni del mondo.

Viviana Kasam

(27 luglio 2020)