Ebrei di Roma, una storia dagli archivi

Lucrezia Signorello è una giovane studiosa. Nel 2017 ha vinto una borsa di ricerca assegnata dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia che le ha permesso di approfondire, in collaborazione con la Comunità ebraica e il suo archivio storico, la storia degli ebrei a Roma tra Cinque e Settecento.
Ne è nata una pubblicazione, “Sub anulo piscatoris: un registro e una comunità ebraica nella Roma dei papi (Secoli XVI-XVIII)”, appena mandata in stampa da Angelo Pontecorboli Editore. Punto di partenza del suo lavoro, ripercorso dalla stessa Signorello nel videopilpul trasmesso ieri sera, un registro di età moderna vergato in latino e italiano e con alcune inserzioni ebraiche.
L’inizio di un viaggio che l’ha portata a confrontarsi con una storia affascinante, tra gli alti e bassi di quella lunga fase apertasi con la bolla “Cum nimis absurdum” che vide la più antica realtà della Diaspora separata dal resto della società ma comunque intrecciata ai suoi destini.
Una storia, anche di resilienza, in cui a parlare sono direttamente le carte.

(29 luglio 2020)