Israele e le nuove tensioni con Gaza
“Ci preoccupa di più la pandemia”

Stop all’approvvigionamento di carburante nella Striscia di Gaza e attacchi mirati contro obiettivi legati a Hamas. Israele ha risposto in queste ore duramente al lancio di palloncini incendiari da parte dei palestinesi di Gaza che hanno causato in 48 ore decine di incendi. “Ogni estate c’è una escalation di violenza nella nostra zona. Ci siamo abituati”, la testimonianza di Amit Kaspi del Kibbutz Kerem Shalom a Yedioth Ahronot. “Finché non ci sono missili e sirene di allarme, qui è praticamente l’America”. Secondo Kaspi, anni di vita vicino alla Striscia di Gaza, hanno preparato lui e la sua famiglia ad affrontare i pericoli della violenza che arriva da oltreconfine. Attualmente, la preoccupazione maggiore per i Kaspi sono i cambiamenti legati alla pandemia. “Stiamo passando più tempo a casa e meno all’esterno, quindi, per quanto riguarda la sicurezza, siamo meno preoccupati. In passato, prima di ogni campagna militare, c’erano i preparativi per l’istruzione e l’evacuazione delle famiglie, ma hanno sempre fallito. Anche nella prima ondata del coronavirus, i preparativi per organizzare gli studi a distanza sono stati fatti, ma è praticamente crollato tutto”. Un’altra testimonianza raccolta dal giornale è quella di Guy Teitelbaum, un altro residente di Kerem Shalom, padre di tre figli, di 8, 11 e 17 anni. Per Teitelbaum il vero problema per tutti i residenti è la pandemia. “Credo che il nostro consiglio regionale stia facendo tutto il possibile, e lo si può vedere nella percentuale dei contagi, ma quello che succede nelle scuole è fuori dal nostro controllo. È nelle mani del governo che non sa se rimarrà in carica fino a domani mattina”. La preoccupazione è per la riapertura delle scuole il 1° di settembre: il ritorno tra i banchi degli studenti a maggio è stata, dicono gli esperti, una delle cause principali della nuova ondata di contagi che ha colpito Israele e per questo serve molta precauzione. Intanto il paese nelle ultime 24 ore ha registrato 1.612 nuove infezioni e da due giorni sono in crescita anche le vittime, arrivate ora a 643 in totale.