Dossier Libri in valigia Se il web diventa totalizzante
Per chi è in partenza, quali libri porterete in valigia? Come redazione, con l’aiuto di alcuni amici e collaboratori, ci siamo permessi di darvi qualche suggerimento nel dossier di agosto di Pagine Ebraiche, “Libri in valigia”, spaziando su vari temi e fronti. Di seguito il suggerimento di Ada Treves.
Se il web diventa totalizzante
“Per dodici settimane sei stato dappertutto e da nessuna parte. La condizione ideale per farci impazzire. La specie che ti sei messo a inseguire non è come i pipistrelli, noi umani non sappiamo volare nel buio. La nostra intera civiltà è un giocattolo per sentirci al sicuro. E tu non ti sei limitato a uccidere, hai anche accecato i sopravvissuti”. È l’incipit di La mutazione (Bollati Boringhieri), piccolo saggio scritto in poche settimane dal giornalista Marco Bracconi, che ha messo da parte altri progetti per aprire un dialogo col virus, cui si rivolge direttamente. Tre capitoli, che sono quasi tre atti unici: “Lockdown”, “Intermezzo”, “Fase 2”.
Uno spazio minimo, quanto basta per fare un ragionamento che dal virus si limita a partire, per affrontare questioni che erano aperte (e problematiche) già da tempo. Dal rapporto con la vita, “Caro virus, io non so come ti comporti tu quando incontri un disinfettante, ma per noi morire è talmente increscioso che ogni volta pensiamo stia succedendo per la prima volta”, al nostro rapporto con la tecnologia “È finita, la tua visita ha azzerato la carica virale di qualsiasi critica a Internet in quanto sistema-mondo”. La mutazione del titolo non si riferisce al virus, non ha nulla a che fare con il passaggio dal pipistrello all’uomo. Il salto di specie è quello compiuto dal digitale. Nulla di nuovo, ma durante il periodo del lockdown internet ha avuto modo di occupare uno spazio oramai intoccabile. La rete è diventata necessaria, portando all’estremo – grazie al coronavirus – una smaterializzazione delle relazioni sociali e politiche che, ribadisce più volte Bracconi, non porterà a nulla di buono. Che il web sia utile è un dato di fatto, ma la sua trasformazione in un ambiente, in un sistema totalizzante, porta a una dipendenza sempre maggiore dalle tecnologie, uno scambio dell’online con un “onlife” che diventa prospettiva unica per il nostro avvenire. È quello che vogliamo? Siamo in grado di valutarne le conseguenze sociali, politiche e culturali?
Ada Treves, giornalista – Dossier Libri in valigia, Pagine Ebraiche Agosto 2020
(16 agosto 2020)