Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario,
la ong ebraica: “Covid catastrofico”

Cade oggi, 19 agosto, la Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario. Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha l’obiettivo promuovere la sicurezza delle persone impegnate in attività di aiuto umanitario e delle popolazioni che necessitano di tale supporto. 
Nell’occasione HIAS, ong ebraica fondata nel 1881 come Hebrew Immigrant Aid Society per assistere gli ebrei che fuggivano dai pogrom in Russia e nell’Est Europa, ha lanciato un appello: “La necessità di aiutare i rifugiati – vi si legge – è più urgente che mai. Alla fine del 2019, quasi 80 milioni di persone nel mondo erano sfollate, il numero più alto nella storia. Contrariamente al pregiudizio comune di una larga parte della popolazione, la grande maggioranza dei rifugiati non viene accolta in Europa o nell’Occidente. Sono i paesi in via di sviluppo che ospitano il 95% dei rifugiati mondiali”. Come HIAS attesta, il Covid minaccia di rendere la crisi dei rifugiati una vera e propria catastrofe umanitaria. “Già prima della pandemia – viene spiegato – numerosi rifugiati guadagnavano a stento abbastanza per mantenere le loro famiglie. Adesso è più difficile trovare lavoro e più del 70% dei nostri beneficiari non riesce più a soddisfare il proprio fabbisogno primario di cibo, paragonato al solo 15% del periodo precedente alla pandemia”.
Da qui l’invito a informarsi, donare, fare rete. “HIAS ha iniziato ad aiutare perché chi aveva bisogno di aiuto erano gli ebrei. Adesso – si sottolinea – HIAS continua ad aiutare perché è ciò che noi ebrei facciamo: aiutiamo.”

(19 agosto 2020)