La memoria dei nostri respiri

Nel 1940 il Reich instaurò nei Paesi Bassi un regime di occupazione, furono sospesi i diritti civili della popolazione ebraica e perpetrate sistematiche persecuzioni nei loro riguardi da parte di SS e formazioni paramilitari del Nationaal–Socialistische Bewegin; a partire da gennaio 1942 gli ebrei furono trasferiti a Westerbork (Hooghalen), già campo profughi aperto nel 1939 allo scopo di far fronte al massiccio arrivo di rifugiati provenienti da Germania, Austria, Cecoslovacchia e Polonia.
Il 1° luglio 1942 il Campo divenne Dulag controllato dalle SS e dal 2 febbraio 1943 maggior sito concentrazionario di transito dell’Europa occidentale nonché polo ferroviario del Reich nei Paesi Bassi per i trasferimenti dei deportati a Sobibòr, Auschwitz, Theresienstadt, Bergen–Belsen; c’erano soltanto 876 deportati quando il 12 aprile 1945 le truppe canadesi liberarono Westerbork.
Agglomerato urbano in miniatura dotato di uffici, mensa, asilo nido, ospedale, caffetteria, anagrafe, polizia ebraica e assistenza religiosa, sotto la giurisdizione delle SS il Dulag conobbe un notevole deterioramento della qualità della detenzione; a Westerbork si consumò altresì una dolorosa frattura sociale tra ebrei tedeschi (classificati come Prominenten) e le decine di migliaia di ebrei olandesi.
A Westerbork si sviluppò una vasta attività musicale sinfonica e di spettacolo, nel 1940 fu allestita la commedia teatrale Midsummer Night’s Dream di William Shakespeare prodotta dallo Joodsche Raad di Amsterdam il quale costituì nel Dulag un ensemble di musica da camera, un coro e un’orchestra sinfonica di 40 elementi di alto livello professionale; da ottobre 1942 ad aprile 1945 lo SS–Obersturmführer Albert Konrad Gemmeker, comandante del Dulag, promosse lo sviluppo di una attività artistica con particolare inclinazione per il cabaret che da luglio 1943 a giugno 1944 toccò tali livelli di performance e organizzazione da poter legittimamente affermare che a Westerbork si sviluppò il miglior cabaret dell’Europa occidentale.
Personaggio di spicco del cabaret tedesco prima dell’ascesa al potere del nazionalsocialismo, Max Michaelis Ehrlich (nell’immagine) era un mattatore del palcoscenico nelle revue di Max Reinhardt nonché attore di film quali Herkules Maier e Die blaue Maus; a causa della situazione sociale creatasi in Germania emigrò (Vienna, Svizzera, Paesi Bassi) ma nel 1943 fu arrestato e trasferito a Westerbork, ivi ottenne l’autorizzazione a creare il Gruppe Bühne Lager Westerbork (prevalentemente composto da artisti tedeschi, austriaci e olandesi) del quale assunse la direzione artistica.
Pressoché ogni martedì si tenevano le Bunter Abend, vere e proprie revue complete di canzoni e sketches teatrali con rinomati cantanti–attori quali Jonas Blumenzweig, Camilla Spira, Jetty Cantor, Michel Gobets, Chaja Goldstein, Esther Philipse, Mara Rosen, Liesel Frank, gruppi di danza, 10 ballerine del corpo di ballo Westerbork Girls e ballerini, 50 tra tecnici, costumisti e decoratori, scenografi, direttori di produzione e supervisori artistici, coreografi, musicisti collaboratori e direttori musicali tra i quali Alexander Lothar Ringer nonché il preparatore di coro e arrangiatore Ludwig Belitzer e musicisti jazz tra i quali Barnabas von Géczy, Rally Wachtel e Hans Feith.
L’orchestra era diretta da Haim Heinz Neuberg e costituita da grandi strumentisti quali Jaques Barendse, Wolf Drukker, Jean Freund, i trombettisti Jack Goudsmit e Lex van Weren (nel novembre 1943 trasferito presso le miniere della Janinagrube), il percussionista Maurits van Kleef (in seguito trasferito a Birkenau), il violinista Simon Hangjas, il violista Sam Tromp, il violoncellista Maurice Cantor e il contrabbassista Jack de Vries (in seguito trasferito a Birkenau).
La produzione cabarettistica del Gruppe Bühne Lager Westerbork era caratterizzata da una forte verve comica e accuratezza nella scelta di costumi e orchestrazioni (le tematiche politiche erano volutamente evitate) ma non era scevra da polemiche a causa di contenuti sessualmente espliciti nei testi; ad ogni modo, gli artisti riscontrarono grande successo sia presso il pubblico di deportati che nelle fila delle SS al punto da spingere il comandante Gemmeker a finanziarne l’attività acquistando il materiale necessario presso punti vendita specializzati in Amsterdam.
I trasferimenti presso altri Campi costrinsero gli organizzatori a continui cambiamenti di cast a cui si aggiunse l’onere di insegnare le parti teatrali rimaste vacanti agli artisti nuovi arrivati; tra ottobre 1943 e marzo 1944 l’attività cabarettistica cessò completamente, le ultime 2 performances furono allestite con un cast di soli 10 artisti.
Nel marzo 1944 il Dulag fu rimodulato in Campo di lavoro coatto, il 3 agosto 1944 le attività culturali del Campo cessarono e la quasi totalità degli artisti di Westerbork fu trasferita presso i Campi di sterminio; a fine settembre 1944 Ehrlich fu trasferito a Birkenau ove fu ucciso nell’ottobre 1944.
L’uomo conserva la memoria storica persino dei propri respiri quotidiani, maggiormente di quelli inspirati e trattenuti; vale per un singolo individuo come per i grandi respiri collettivi.
Immaginiamo il fenomeno della musica scritta in cattività come un colossale respiro della civiltà umana trattenuto per interminabili anni e ora finalmente espirato, restituito alla Storia e all’Arte.
Questa musica assomiglia a un tornado che non distrugge ma conserva, a uno tsunami che non risucchia in mare ma restituisce alla terra; immagini e suoni dell’Arte, così come li abbiamo sempre studiati e concettualizzati, cambieranno irreversibilmente.
Ci addormenteremo senza l’incubo di non svegliarci e senza timore di andare in apnea e non respirare più; è la grande vittoria storica, generazionale di questa Musica.

Francesco Lotoro

(19 agosto 2020)