“Sui vaccini no ai nazionalismi”
Resta alta la preoccupazione internazionale per la crescita dei contagi. “Ogni focolaio ha la sua storia – scrive il Corriere – eppure c’è un elemento comune che lega i Paesi in cui il coronavirus ha ricominciato a circolare e la curva dei contagi a crescere: un generale rilassamento dei cittadini rispetto alle norme di distanziamento sociale”. Tra i Paesi segnalati c’è Israele dove, viene sottolineato, “diversi contagi sono scaturiti nei luoghi religiosi”.
Di ieri intanto l’appello dell’Oms a prevenire “i nazionalismi sui vaccini”, con l’invito a garantire che “le innovazioni siano disponibili per tutti”.
Uno solo dei quattro imputati andati a processo è stato ritenuto colpevole dell’omicidio dell’ex premier libanese Rafik Hariri. Per il presidente della Corte dell’Aia, l’australiano David Re, il partito di Dio filo-iraniano e la Siria possono “aver avuto motivi per eliminare Hariri”, ma “non ci sono prove del coinvolgimento della leadership di Hezbollah né della Siria”.
Per La Stampa il convitato di pietra del gruppo terroristico ne esce così assolto, anche se a metà. La sentenza è stata commentata anche da Israele. In una nota il ministro degli Esteri ha invitato a prendere provvedimenti contro Hezbollah.
Anche il Sudan, come gli Emirati Arabi Uniti, potrebbe presto siglare un accordo di pace con lo Stato ebraico. La notizia è riportata in breve da alcuni quotidiani, tra cui Repubblica. Ad essere segnalate le parole del portavoce del ministro degli Esteri del Paese africano, che ha detto che il Sudan è nel mezzo di negoziati con Israele e ritiene che non vi sia ragione per continuare le ostilità tra i due Paesi. “Avremo un accordo di pace senza sacrificare i nostri valori e principi”, ha sottolineato in un’intervista.
Il Fatto Quotidiano celebra l’impegno antifascista della sindaca di Roma Virginia Raggi, ricordando alcune azioni che hanno caratterizzato il suo mandato. Dalla cancellazione dalla toponomastica cittadina dei nomi di due firmatari del Manifesto della Razza alla rimozione della scritta Casapound posta all’esterno dell’edificio occupato dal movimento di estrema destra. Il Fatto segnala inoltre l’organizzazione di una cerimonia in Campidoglio “con alcuni rappresentanti dell’Anpi e della Comunità ebraica che purtroppo hanno per anni celebrato il 25 aprile separatamente”.
“Tutti pazzi per Baruch”. È il titolo di un articolo che Repubblica dedica alla fioritura di scritti relativi al filosofo Baruch Spinoza. Molti i volumi in libreria anche Italia. “Lo spinozismo – si afferma – seduce oggi filosofi e scrittori, artisti e scienziati e lo fa paradossalmente proprio per quello che gli è valso le più violente condanne pubbliche e private della storia della filosofia: il suo panteismo”. Una delle tesi proposte è che “siamo tutti spinozisti, anche senza saperlo, ogni volta che cerchiamo di disfarci del riflesso un po’ pavloviano che ha fatto coincidere per molti secoli filosofia e istituzione universitaria, e proviamo a inventare spazi luoghi e forme di riflessione filosofica alternativa”.
Ancora apprezzamenti per La misura del potere, libro di recente uscita in cui David Bidussa analizza la figura di Pio XII e il suo rapporto con i totalitarismi. A parlarne è oggi La Stampa. “Per Bidussa – viene spiegato – la politica di Pio XII incrocia due percorsi diversi: l’atteggiamento verso i totalitarismi novecenteschi, da un lato; le scelte nei confronti dell’ebraismo e della nascita dello Stato di Israele, dall’altro”. Il tutto, si legge ancora, “in uno scenario in cui il Vaticano è alla ricerca di una adeguata collocazione nei nuovi assetti geopolitici scaturiti dalla Seconda guerra mondiale”.
Il Foglio segnala invece Il Rinascimento nel pensiero ebraico, di Giuseppe Veltri. Nel saggio, diviso in sei capitoli, l’autore “distende il suo sguardo dagli albori umanistici del periodo dantesco fino al Seicento”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(19 agosto 2020)