Arrigo Levi (1926-2020)

Arrigo Levi, grande uomo, grande sionista, grande repubblicano, amico personale di cui conservo vari ricordi. Il primo quando lo incontrai al semaforo di Piazzale delle Belle Arti a Roma. Avevo 14 anni e gli chiesi un passaggio autostop per portarmi a casa, ai Parioli. Senza conoscerlo prima, riconosciuto al semaforo, finestrino aperto, mi presentai come Coen e gli chiesi se come Levi poteva portarmi a casa senza farmi prendere l’autobus. Naturalmente accettò con piacere, dicendo che un Levi non poteva rifiutarsi di aiutare un Coen. Da allora nacque una grande amicizia durata fino a qualche anno fa, poco prima che si ammalasse. La prima cosa che mi raccontò è stata la sua scelta di partire come volontario per la prima guerra d’indipendenza israeliana del ’48. Da allora, mi raccontò, il sionismo era il suo primo ideale e l’amore per Israele una scelta di vita.
Grande giornalista, volto della Rai, direttore de La Stampa, ed a seguire consigliere dei presidenti Ciampi e Napolitano, sempre vicino al Partito Repubblicano di Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini, amico personale di Elio Toaff e Tullia Zevi. Ci ha lasciato all’età di 94 con grandi insegnamenti di come si può essere ebrei, sionisti e giornalista con incarichi di prestigio. Sia il suo ricordo in benedizione.
Nell’immagine una foto di qualche anno fa di Arrigo Levi insieme agli altri Levi e Coanim di Roma al tempio Di Castro di via Cesare Balbo. Arrigo lascia la moglie ed una figlia.

Dario Coen

(24 agosto 2020)