Dante Lattes: ebrei ed ebraismo

«L’idea di Achad-Ha‘am – di un centro nazionale, spirituale in Eretz Israel – conserva ancora in sé un elemento vivo, cioè: oltre al problema concreto ebraico, oltre al fattore esterno e negativo dell’antisemitismo, esiste un problema spirituale ebraico che è il fattore o il prodotto positivo della nostra storia. Ora, non si tratta più di creare, come diceva Achad-Ha‘am, “La vera miniatura del popolo di Israele come deve essere”, ma il popolo di Israele come deve essere, ossia gli ebrei e l’ebraismo non come due cose distinte o successive, ma simultanee in quanto non possono esserci ebrei se non quelli creati dal loro ebraismo, e non può esserci ebraismo all’infuori di quello realizzato dagli ebrei che continuano in modo normale e libero la loro storia e non più quella altrui.
Ora il problema esterno, politico, economico non deve far dimenticare quello interno, che non è semplicemente di cultura filologica, di pura osservazione dei costumi, ma piuttosto di perfezione morale secondo l’ideale di Israele.
Non potremmo cominciare fin d’ora a sentire questo lato essenziale, eterno della nostra vita al di sopra dei problemi contingenti? Poiché ciò davvero dipende da noi, e non è in funzione né della politica o dell’economia, né della pace o della guerra, ma della nostra capacità e della nostra volontà».

Dante Lattes, “Le probleme juif”, in Madregoth. Revue de la vie juive, Vol.1 n.2-3 (Avril-Mai 1940), p.74

Gadi Luzzatto Voghera, direttore Cdec