“Piccole e grandi Comunità,
incontriamoci in moto”
La parola chiave è: aggregare. Ci sono tanti modi per farlo. Sandro Di Nepi, fondatore e anima del Maccabi Roma Motoclub, ha le idee chiare: “Farlo in sella a una moto può dare sensazioni impagabili”. E soprattutto permettere di far incontrare persone che abitualmente non hanno contatti, vincendo la sfida della distanza. “Siamo un gruppo di amici, cui piace condividere del tempo insieme. La moto è il nostro comune interesse. Non l’unico naturalmente”, racconta Di Nepi. La sfida, al centro di un progetto sul quale sta lavorando in queste settimane, è di estendere il raggio d’azione a tutta l’Italia ebraica. Perché, ne è convinto, “tanti altri potrebbero unirsi a noi”. Un’occasione per rivolgersi in particolare “a tutte quelle piccole Comunità altrimenti un po’ isolate”. Tra gli obiettivi c’è infatti quello di andare a scoprire i molteplici segni della presenza ebraica nel Paese. Specie quelli che orbitano attorno ai centri cosiddetti “minori”.
Di Nepi pensa a delle vere e proprie due giorni. Mete anche lontane da raggiungere in moto. E poi, sul posto, incontri con le Comunità, visita ai luoghi ebraici, un minian in sinagoga. “Già lo abbiamo fatto a Pitigliano: una bella esperienza con le rispettive famiglie. Altre possibilità non mancherebbero. Penso ad esempio a San Nicandro Garganico, in Puglia. Un luogo affascinante – sottolinea – in cui la vita ebraica si è da poco accesa”. Ma al Maccabi Roma Motorclub non si pongono limiti: “Abbiamo contatti intensi con associazioni ebraiche che in America e in Europa fanno già quel che vorremmo fare noi. Uno scambio di esperienze molto importante per noi. Un grande raduno nazionale, quello sarebbe il sogno”.
Quanto questa iniziativa possa lasciare il segno è Ettore Coen, di Senigallia, a confermarlo: “Rispetto ad altre forme di associazionismo, la moto ha un valore aggiunto: trattandosi di un mezzo di locomozione, fa sì che i partecipanti debbano spostarsi. E questo favorisce l’incontro con membri di altre Comunità sparse sul territorio”. Questo, aggiunge Coen, “comporta da un lato un arricchimento per coloro che vengono dalle grandi Comunità, ma è ancora più importante per coloro che, vivendo in piccoli centri ove la presenza ebraica è poca se non nulla, hanno così l’opportunità di rapportarsi ad altri correligionari e rafforzare la loro identità”.
(Nell’immagine alcuni membri del Maccabi Roma Motorclub in una recente visita a Castelluccio di Norcia)
(30 agosto 2020)