Vercelli, in sinagoga l’emozione
di un nuovo Bar Mitzvah

Sinagoga di Vercelli riaperta quest’oggi per un momento di intensa gioia: una cerimonia di Bar Mitzvah. Tanti familiari ed amici si sono stretti attorno a Paolo Arieh Finzi, ai genitori Davide e Marianna, ai fratelli Alberto ed Alice, provenienti da Milano. È stato il secondo Bar Mitzvah, nell’arco di pochi mesi, che si è tenuto in questo Tempio.
La prima occasione era stata nello scorso giugno, dopo decenni in cui non era stato possibile più possibile. A testimoniare l’importante evento sono venuti correligionari appositamente da Milano, Torino e Ferrara, per la funzione condotta magistralmente da rav Elia Enrico Richetti, rabbino di riferimento della Comunita ebraica locale.
La cerimonia, organizzata nei minimi dettagli dalla Presidente della Comunità ebraica vercellese Rossella Treves, insieme alla famiglia, ha rappresentato un momento di grande gioia non solo per i partecipanti, ma per la Comunità stessa che ha nuovamente visto il Tempio prendere vita. Oltre alla monumentale cornice ottocentesca, già di per sé annoverata tra le più belle e grandi d’Italia, un altro punto forte della cerimonia è stato l’uso del Sefer Torah del 1250, letto nella parte iniziale da Paolo Arieh, che rimane il più antico al mondo reso nuovamente kasher in un percorso di restauro che ha coinvolto la Comunità negli ultimi anni. “Sono lieta – afferma Bottini Treves – che il Tempio vercellese sia un luogo pronto ad accogliere persone provenienti anche da altre Comunità per occasioni di festa. Il Beth ha Knesset è aperto a tutti coloro che vogliano contribuire a dare linfa vitale all’ebraismo piemontese”.
La madre del festeggiato, Marianna Bassan, ha spiegato che l’idea di celebrare proprio a Vercelli il Bar Mitzvah le è venuta da Claudia De Benedetti, che l’aveva intervista per Pagine Ebraiche del mese scorso.

Jonatan Della Rocca

(31 agosto 2020)