Attentati del 2015, a Parigi
il via ai processi
Inizia oggi a Parigi il processo per gli attentati del gennaio 2015. Nell’occasione, racconta il Corriere, Charlie Hebdo ha scelto di ripubblicare alcune vignette satiriche su Maometto. Così Riss, il direttore della testata: “Dopo l’attentato ci hanno chiesto spesso di pubblicare altre caricature di Maometto. Abbiamo sempre rifiutato, non perché sia proibito, la legge ce lo consente, ma perché serviva una buona ragione per farlo. Ora che si apre il processo per gli attentati del 2015 riprodurre le caricature ci è sembrato indispensabile”. Ad apprezzare l’iniziativa è stato tra gli altri Alain Finkielkraut, che ha lodato “il coraggio di Charlie Hebdo”.
Il Fatto Quotidiano traccia l’identikit di Yossi Cohen, il capo del Mossad che ha avuto un ruolo preminente nel negoziato con gli Emirati Arabi Uniti e che Netanyahu vedrebbe bene come suo futuro successore. “Il suo – si legge – è il modo perfetto per presentarsi in politica: un uomo di destra in grado di fare la pace, un candidato degno di raccogliere l’eredità di ‘King Bibi'”.
Riforme o sanzioni. Come spiega La Stampa, il messaggio di Macron ai leader del Libano è stato netto. In missione a Beirut, il presidente francese ha spiegato che “se la classe dirigente non seguirà la strada tracciata ci saranno ‘misure punitive’, comprese sanzioni personali, e la sospensione degli aiuti internazionali”. Macron ha anche chiesto ad Hezbollah di lasciare Siria e Yemen.
“Sotto pressione, certi poliziotti vanno nel pallone. Proprio come quando in un torneo di golf si sbaglia un putt da un metro. La destra è tollerante, tutta la violenza arriva dalla sinistra”. Sono alcune delle frasi pronunciate da Trump nel suo comizio lampo a Kenosha, in Wisconsin. Le riporta, tra gli altri, il Corriere.
Non solo bandiere della Repubblica federale tedesca, ma anche tricolori del Kaiserreich, croci ‘scandinave’ in campo rosso e aquile prussiane: la presenza dell’estrema destra tra le fila alle manifestazioni anti-Covid di sabato 29 agosto a Berlino, racconta La Stampa, “era inequivocabile e massiccia”.
Su Repubblica Roma si presentano i principali appuntamenti della prossima Giornata europea della cultura ebraica, di cui proprio Roma è città capofila per l’Italia. “Il nostro auspicio – sottolinea Ruth Dureghello, la presidente della Comunità ebraica – è che questa giornata serva a far conoscere la cultura ebraica in maniera sempre più diffusa. Una cultura che non è fatta solo di luoghi, ma anche di idee e valori che contribuiscono alla società”.
Sul Resto del Carlino l’appello delle Associazioni Italia-Israele al sindaco di Predappio “per sollecitarlo a non trasformare la tomba di Mussolini in monumento nazionale”. Il sindaco ha risposto che “nell’esaminare al più presto le richieste della famiglia Mussolini riguardo alla cripta di famiglia, si terrà conto di tutte le osservazioni”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(2 settembre 2020)