Da Kaunas a Roma, una Giornata
nel segno di Antonietta Raphaël Mafai

Nata a Kaunas in Lituania, ultima di undici figli, Antonietta Raphaël si trasferisce ancora piccola a Londra dopo la morte del padre rabbino. Qui studia musica, si diploma in pianoforte alla Royal Academy e apre una scuola di solfeggio nell’East End. Giunge a Roma nel 1924, frequenta i corsi all’Accademia di Belle Arti, inizia a dipingere e conosce Mario Mafai con cui inizia un intenso sodalizio e da cui avrà tre figlie, Miriam (1926), Simona (1928) e Giulia (1930).
Definita dal critico Roberto Longhi “la sorellina di latte di Chagall”, Raphaël è stata una delle più grandi artiste del Novecento. La Giornata Europea della Cultura Ebraica in arrivo porta, a Roma, città capofila di questa edizione, anche il suo segno.
Nell’ambito dei numerosi appuntamenti in programma domenica è infatti prevista la donazione, al Museo ebraico, di una scultura realizzata nel 1936. Si tratta de “Le tre sorelle”, in cui Raphaël ritrae le sue tre figlie in un momento di intimità: Miriam la più grande, di 10 anni, legge un libro ad alta voce e le sue sorelle Simona di 8 anni e Giulia di 6 la ascoltano attente.
“Un gesto semplice e sereno, ripetuto chissà quante volte nelle case ebraiche”, sottolinea Giulia. “La storia potrebbe finire qui, invece il dramma è alle porte: nel 1938 vengono emanate le leggi razziste e in tutte le case ebraiche viene distrutta ogni certezza, ogni dolcezza, il sogno di un futuro. Al ricordo delle vite distrutte prima ancora di incominciare a vivere, alla memoria di tutto quello che poteva essere e che per crudeltà umana è stato distrutto poniamo questo ricordo”.
La donazione costituisce uno dei momenti più significativi di una Giornata che, nella Capitale e in altre 90 località in tutto il Paese, in presenza ma anche in digitale, cercherà di elaborare, sotto l’egida dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, un tema affascinante: “Percorsi ebraici” (clicca qui per il sito della manifestazione, con le varie iniziative consultabili attraverso un dispositivo di geolocalizzazione). “Una grande manifestazione di ebraismo vivo e vivace, che ha voglia di raccontarsi e di dare il proprio contributo alla società, e che ci auguriamo possa rappresentare un momento di gioia e una luce di speranza per tutto il Paese”, le parole con cui la Presidente UCEI Noemi Di Segni presenta questo appuntamento.
A Roma la Giornata passerà poi il testimone a Ebraica, festival internazionale di cultura che si svolgerà dal 7 al 16 settembre (anche in questo caso con eventi a distanza e in presenza). Filo conduttore della manifestazione, curata anche quest’anno da Marco Panella, Ariela Piattelli e Raffaella Spizzichino, è il tema HappyHands. Con un gioco di parole l’obiettivo è quello di offrire una riflessione “sul significato contemporaneo di felicità, di cui le mani sono sempre strumento, protagoniste ed interpreti”. Una riflessione che, è stato spiegato, “prende spunto dalla visione ebraica di felicità e che si apre al contributo di tutti gli ambiti e linguaggi della cultura: dalla letteratura alla scienza, dal cinema al giornalismo, dalla filosofia sino alla musica e allo spettacolo”.
Nel programma di Ebraica, presentato oggi in conferenza stampa assieme alla presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello, molti appuntamenti. Ospite d’onore lo scrittore israeliano David Grossman.
Si parte lunedì 7 settembre alle ore 21.00 con lo scrittore Eshkol Nevo che, dai canali social del Festival, apre la rassegna in un dialogo con la giornalista Loretta Cavaricci sul tema del suo romanzo Il Vocabolario dei desideri nato dalla rubrica che lo scrittore ha tenuto sulle pagine di Vanity Fair.
Martedì 8 settembre, alle ore 21.00, lo scrittore e giornalista Assaf Inbari e la giornalista Elisabetta Fiorito saranno i protagonisti dell’appuntamento Kibbutz. Felicità e Nostalgia, mentre mercoledì 9 settembre alle ore 18.00 si terrà l’incontro con il Professore Giulio Busi e il Direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara, Amedeo Spagnoletto dal titolo Itinerario di Byniamin de Tudela, nella stessa giornata, alle ore 21.00 la scrittrice Chiara Gamberale si confronterà con la scrittrice e giornalista israeliana Ayelet Gundar-Goshen sul tema La bugia della felicità. Giovedì 10 settembre alle ore 21.00 la giornalista Roberta Ammendola, opinion maker Daniel Fishman e il Professor Stefano Rolando saranno i protagonisti dell’incontro Good News! Venerdì 11 settembre alle ore 18.00 per l’incontro AI’m happy. Felicità e Intelligenza Artificiale il Responsabile Innovazione Leonardo Spa Roberto Cingolani dialogherà con Marco Panella.
La prima parte del Festival si chiude con l’incontro di sabato 12 settembre alle 21.00, che vede protagonisti lo scrittore, filosofo, docente alla Oxford University Luciano Floridi e Marco Panella, dal titolo Infosfera. Istruzioni per l’uso.
Da domenica 13 settembre a mercoledì 16 il Festival entrerà nel vivo e si svolgerà in presenza.
Si parte con la Notte della Cabbalà, domenica 13 settembre a partire dalle ore 21.00, in cui il cuore di Roma si trasformerà in un laboratorio a cielo aperto, con culture diverse in dialogo tra loro per celebrare, ancora una volta, il sodalizio tra la Capitale e la Roma ebraica.
Alle 21.00 al Palazzo della Cultura di via del Portico d’Ottavia, il Rabbino Capo Riccardo Di Segni sarà protagonista insieme al celebre psichiatra e autore di numerosi saggi, Raffaele Morelli dell’appuntamento Dialogo sulla Felicità #1, un confronto tra psicologia ed ebraismo.A seguire, dalle ore 22.30 il cantautore romano Simone Cristicchi sarà il protagonista del monologo Felix. Alla ricerca delle felicità”.
La Notte della Cabbalà sarà anche l’occasione per vedere le illustrazioni della street artist Pax Paloscia realizzate per il romanzo il Vocabolario dei desideri di Eshkol Nevo, proiettate sulle mura dei palazzi dell’Antico Quartiere Ebraico e la mostra Happy Hands. Life Without distancing collettiva dei fotografi Ariel Nacamulli, Micol Piazza Sed, David Polacco, in cui i tre artisti raccontano attraverso una serie di ritratti momenti di vita ebraica, tra quotidianità e celebrazioni, un percorso fatto di abbracci e di sorrisi, da Roma a Gerusalemme, passando per Tel Aviv.
In occasione dell’evento si terranno inoltre visite guidate e aperture straordinarie del Museo Ebraico, della Grande Sinagoga e della Casina dei Vallati – Fondazione Museo della Shoah, che resteranno straordinariamente aperte fino alle 23.00.
Lunedi 14 settembre alle ore 17.30 si apre con l’evento dedicato alla cucina ebraica e moderato da Ariela Piattelli, La cucina felice. Benessere e tradizione ebraica che vede protagonisti lo studioso di ebraismo Sandro Di Castro, l’imprenditore e Presidente della Gambero Rosso S.p.a Paolo Cuccia e lo chef Giovanni Terracina.
Alle ore alle ore 19.00 la scrittrice siciliana Catena Fiorello e il direttore de La Repubblica Maurizio Molinari si confronteranno sul concetto di felicità nei popoli del Mediterraneo, nell’incontro Dialogo sulla felicità #2. Mare Felix.
La felicità sarà anche al centro dell’incontro successivo di lunedì 14 settembre alle 20.30 Dialogo sulla felicità. Specialmente felici #3 moderato da Marco Panella, che vede protagonisti l’atleta paralimpica Oxana Corso, la mental coach Roberta Liguori, il giornalista Marco Ferrazzoli e lo psichiatra Ruggero Raccah.
A seguire la proiezione del documentario di Michelangelo Gratton, 50.000 passi, che racconta la storia straordinaria di Emiliano Malagoli, pilota di moto che a seguito di un grave incidente in cui ha subito l’amputazione di un arto, si apre ad una seconda vita.
L’atleta con la sua associazione Di.Di. Diversamente disabili è stato il primo a riuscire a portare i motociclisti disabili a gareggiare in un circuito di MotoGp, diventando l’unico riferimento al mondo per tutte le persone con disabilità appassionate alle due ruote. Saranno presenti alla proiezione il regista del documentario e lo stesso Malagoli, insieme a Cleia Iemma, Amministratore unico della società di produzione D4 Srl Roma.
Martedì 15 settembre è una giornata ricca di appuntamenti per Ebraica; si parte alle ore 19.00 sempre a Palazzo della Cultura con l’incontro Dialogo sulla felicità #4. Emozioni, La felicità in sintesi in cui il neuropsichiatra Prof. Giulio Maira si confronterà con il neuropsichiatra infantile Gavriel Levi e con Francesca Zampone, Coach delle relazioni e fondatrice dell’Accademia della Felicità, in un incontro moderato dalla giornalista Francesca Nocerino.
A partire dalle ore 20.00 il Festival porta in scena la letteratura, con un appuntamento che vede protagonista uno dei più importanti scrittori contemporanei, autore di grandi successi, David Grossman, in un dialogo con il giornalista e scrittore Edoardo Camurri dal titolo La felicità secondo mia zia Zehava.
La serata si conclude a Palazzo della Cultura con lo spettacolo teatrale Il vocabolario dei desideri tratto dal libro di Eshkol Nevo e messo in scena da Marco Bonini, Paola Tiziana Cruciani, Irene Ferri e Massimo Ghini, in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica.
Mercoledì 16 settembre, giornata conclusiva del Festival, alle ore 21.00 si terrà un tributo a Franca Valeri, celebre attrice da poco scomparsa, che vede protagonisti Luca Verdone, Enrico Vanzina e Urbano Barberini, in un incontro dal titolo “Tributo a Franca Valeri”.
A seguire, in chiusura del Festival, si terrà la proiezione del documentario In scena Franca Valeri di Barbara Pozzoni che ripercorre le tappe più importanti della vita privata e professionale della grande attrice che aveva da poco compiuto 100 anni, il 31 luglio. Un ritratto a tutto tondo di una delle maggiori protagoniste del nostro cinema e del teatro, un viaggio nella sua storia raccontata attraverso interviste e testimonianze di amici e di chi le è stato vicino durante tutta la sua carriera.
(3 settembre 2020)