Setirot – Ricordando Rabin
Forse io avrei mantenuto il titolo ebraico, Yamìm Noraìm, i giorni terribili, quelli del timore reverenziale, ovvero il lasso di tempo che passa tra Rosh haShanà e Kippur in cui ci si prepara all’espiazione, piuttosto che l’inglese Incitement, incitamento. Perché se è vero che il regista Yaron Zilberman indaga magistralmente il clima e le motivazioni che portarono, venticinque anni fa, il giovane Yigal Amir ad assassinare il premier Yitzhak Rabin è pur vero che il tasso di violenza verbale presente nel dibattito politico (israeliano e non soltanto) da allora fu e continua a essere stimolo terribilmente pericoloso e ricco di nefaste insidie. Tuttavia Yamìm Noraìm è un richiamo squisitamente ebraico che obbliga all’introspezione, all’indagine dell’anima, a fare i conti con se stessi nel bene e nel male, ciò che Israele, su quella tragedia, non ha mai affrontato fino in fondo.
Incitement è il secondo appuntamento (domenica 6 settembre ore 21) della 13ma edizione della Rassegna del Nuovo Cinema ebraico e israeliano, quest’anno ovviamente in streaming sulla piattaforma online della Fondazione Cineteca Italiana, e come sempre organizzata dalla Fondazione CDEC in collaborazione con la Cineteca. Il consueto grazie va alla professoressa Sara Ferrari che introdurrà ogni proiezione e alle instancabili Nanette Hayon e Anna Saralvo. Infine, per commemorare il 25mo anniversario dell’omicidio di Rabin, Sinistra per Israele (qui i dettagli) ha predisposto una visione “in presenza” e con dibattito della pellicola di Zilberman (partecipazione limitata e rigorosamente tramite prenotazione).
Stefano Jesurum