Ebraica al via, Nevo il primo ospite
Promosso dalla Comunità ebraica di Roma e curato come nelle passate edizioni da Marco Panella, Ariela Piattelli e Raffaella Spizzichino, il festival Ebraica al via stasera si propone di offrire una riflessione ad ampio raggio sul significato contemporaneo di felicità. Una riflessione che, annunciano i curatori, prenderà spunto dalla visione ebraica e che coinvolgerà tutti i linguaggi della cultura: dal cinema al giornalismo, dalla letteratura alla scienza, dall’arte alla filosofia fino alla musica e allo spettacolo.
Ebraica, che prende il testimone dalla Giornata Europea della Cultura Ebraica che ha avuto in Roma la città capofila per l’Italia, si svolgerà sia in digitale (da oggi fino al 12 settembre) che in presenza (dal 13 al 16, con la possibilità di seguire comunque in streaming i vari eventi).
Si parte stasera, alle 21, con lo scrittore israeliano Eshkol Nevo. Dai canali social di Ebraica, Nevo apre la rassegna in un dialogo con la giornalista Loretta Cavaricci sul tema del suo romanzo Il Vocabolario dei desideri nato dalla rubrica che ha tenuto sulle pagine di Vanity Fair.
Domani, alle 21, lo scrittore e giornalista Assaf Inbari e la giornalista Elisabetta Fiorito saranno invece i protagonisti dell’appuntamento “Kibbutz. Felicità e Nostalgia”, mentre mercoledì alle 18 si terrà un incontro con Giulio Busi e il direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara, rav Amedeo Spagnoletto, dal titolo “Itinerario di Byniamin de Tudela”. Nella stessa giornata, alle 21 la scrittrice Chiara Gamberale si confronterà con la scrittrice e giornalista israeliana Ayelet Gundar-Goshen sul tema “La bugia della felicità”. Giovedì alle 21 la giornalista Roberta Ammendola, Daniel Fishman e Stefano Rolando saranno gli ospiti dell’incontro “Good News!”. Venerdì alle 18 l’incontro “AI’m happy. Felicità e Intelligenza Artificiale” con il responsabile Innovazione Leonardo Spa Roberto Cingolani, in dialogo con Marco Panella. La prima parte del Festival si chiude con un incontro, sabato alle 21, che vede protagonisti lo scrittore, filosofo, docente alla Oxford University Luciano Floridi e Marco Panella, dal titolo “Infosfera. Istruzioni per l’uso”.
Da domenica 13 settembre a mercoledì 16 il Festival si svolgerà in presenza. Si parte domenica con la Notte della Cabbalà, che prenderà il via alle 21. Al Palazzo della Cultura il rabbino capo rav Riccardo Di Segni sarà protagonista insieme allo psichiatra Raffaele Morelli dell’incontro “Dialogo sulla Felicità #1”. A seguire, alle 22.30, il cantautore romano Simone Cristicchi proporrà il monologo “Felix. Alla ricerca delle felicità”.
La Notte della Cabbalà sarà anche l’occasione per vedere le illustrazioni della street artist Pax Paloscia realizzate per il romanzo il Vocabolario dei desideri di Eshkol Nevo, proiettate sulle mura dei palazzi dell’Antico Quartiere Ebraico e la mostra Happy Hands. Life Without distancing collettiva dei fotografi Ariel Nacamulli, Micol Piazza Sed, David Polacco, in cui i tre artisti raccontano attraverso una serie di ritratti momenti di vita ebraica, tra quotidianità e celebrazioni. Un percorso fatto di abbracci e di sorrisi, da Roma a Gerusalemme, passando per Tel Aviv.
In occasione dell’evento si terranno inoltre visite guidate e aperture straordinarie del Museo Ebraico, della Grande Sinagoga e della Casina dei Vallati – Fondazione Museo della Shoah, che resteranno straordinariamente aperte fino alle 23.00.
Lunedi 14 settembre alle ore 17.30 si aprirà con l’evento dedicato alla cucina ebraica e moderato da Ariela Piattelli, “La cucina felice. Benessere e tradizione ebraica” con ospiti Sandro Di Castro, l’imprenditore e Presidente della Gambero Rosso S.p.a Paolo Cuccia e lo chef Giovanni Terracina.
Alle 19 la scrittrice siciliana Catena Fiorello e il direttore de La Repubblica Maurizio Molinari si confronteranno sul concetto di felicità nei popoli del Mediterraneo, nell’incontro “Dialogo sulla felicità #2. Mare Felix”.
La felicità sarà anche al centro dell’incontro successivo, lunedì 14 alle 20.30: “Dialogo sulla felicità. Specialmente felici #3”, moderato da Marco Panella, che vede protagonisti l’atleta paralimpica Oxana Corso, la mental coach Roberta Liguori, il giornalista Marco Ferrazzoli e lo psichiatra Ruggero Raccah.
A seguire la proiezione del documentario di Michelangelo Gratton, 50.000 passi, che racconta la storia straordinaria di Emiliano Malagoli, pilota di moto che a seguito di un grave incidente in cui ha subito l’amputazione di un arto, si apre ad una seconda vita.
L’atleta con la sua associazione Di.Di. Diversamente disabili è stato il primo a riuscire a portare i motociclisti disabili a gareggiare in un circuito di MotoGp, diventando l’unico riferimento al mondo per tutte le persone con disabilità appassionate alle due ruote. Saranno presenti alla proiezione il regista del documentario e lo stesso Malagoli, insieme a Cleia Iemma, Amministratore unico della società di produzione D4 Srl Roma.
Martedì 15 si parte alle 19, sempre al Palazzo della Cultura, con l’incontro “Dialogo sulla felicità #4. Emozioni, La felicità in sintesi” in cui il neuropsichiatra Giulio Maira si confronterà con il neuropsichiatra infantile Gavriel Levi e con Francesca Zampone, Coach delle relazioni e fondatrice dell’Accademia della Felicità, in un incontro moderato dalla giornalista Francesca Nocerino.
A partire dalle 20 il Festival porta in scena la letteratura, con un appuntamento che vede protagonista uno dei più importanti scrittori contemporanei, l’israeliano David Grossman, in un dialogo con il giornalista e scrittore Edoardo Camurri dal titolo “La felicità secondo mia zia Zehava”.
La serata si conclude al Palazzo della Cultura con lo spettacolo teatrale Il vocabolario dei desideri tratto dal libro di Eshkol Nevo e messo in scena da Marco Bonini, Paola Tiziana Cruciani, Irene Ferri e Massimo Ghini, in collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica.
Mercoledì 16 settembre, giornata conclusiva del Festival, alle 21 si terrà un tributo a Franca Valeri, celebre attrice da poco scomparsa, con Luca Verdone, Enrico Vanzina e Urbano Barberini, in un incontro dal titolo “Tributo a Franca Valeri”.
A seguire, in chiusura del Festival, si terrà la proiezione del documentario “In scena Franca Valeri” di Barbara Pozzoni che ripercorre le tappe più importanti della vita privata e professionale della grande attrice da poco scomparsa.
(7 settembre 2020)