Rav Steinsaltz, l’eredità di un Maestro
Da Israele all’Italia, dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, il mondo ebraico ha ricordato nelle scorse ore, a un mese dalla scomparsa, la figura di rav Adin Even-Israel Steinsaltz. “Uno dei più importanti pensatori tra tutte le generazioni della nostra nazione. Ha fatto qualcosa di straordinario: ha reso il Talmud, questo enorme corpus che abbiamo portato con noi lungo i secoli, accessibile alla nostra generazione e lo ha fatto in un modo incredibile”, il commento del Primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu che ha aperto la commemorazione organizzata sulla pagina ufficiale dello Steinsaltz Center. A intervenire nell’evento online organizzato per l’Italia, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il presidente del Progetto di Traduzione del Talmud Babilonese e rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni, la direttrice del Progetto Clelia Piperno, l’ex direttore del Museo nazionale dell’ebraismo e della Shoah di Ferrara Simonetta Della Seta, il direttore di Repubblica Maurizio Molinari. A portare un loro ricordo, in un evento condotto e presentato da Hadassah Chen, anche Milly Arbib, Fiammetta Tagliacozzo, il rav Menachem Lazar. Maestro di vita e di Torah, nei diversi interventi è stata ricordata l’umanità di rav Steinsaltz, la sua capacità di semplificare idee complesse e portarle a conoscenza del grande pubblico, nonché la sua immensa opera di traduzione del Talmud. Un’idea, ricorda rav Di Segni, che “venne considerata rivoluzionaria e anche antitradizionale: rendere accessibile a più persone possibile il Talmud grazie ad una traduzione commentata in un ebraico corrente e semplice. Con fogli di Talmud stampati su grandi dimensioni, accompagnati non soltanto dalla traduzione ma anche dalla vocalizzazione e da tutta una serie di note a margine sulla vita, sulla biografia delle persone, sull’etimologia delle parole. In questa maniera chiunque, con un minimo di conoscenze basilari, di sensibilità di interesse, poteva accedere al testo rabbinico senza affrontare le difficoltà collegate ben note”. Ad essere ricordato anche il legame di rav Steinsaltz con l’Italia e la sua curiosità e interesse verso le peculiarità della tradizione ebraica del nostro paese. Un legame evidenziato anche dalla presidente UCEI Noemi Di Segni, che ha aperto il suo intervento ricordando di aver studiato a scuola, a Gerusalemme, proprio sui trattati talmudici tradotti in ebraico moderno dal rav. “Ognuno di noi riascolta e sente la sua voce attraverso le sue pagine, attraverso il ricordo dei suoi insegnamenti”, ha sottolineato la presidente UCEI, richiamando la lezione tenuta dal rav al Centro bibliografico dell’Unione sul tema della leadership. Il suo messaggio, la riflessione di Di Segni, è stato anzitutto l’idea di agire, di non rimanere passivi nella propria vita ma usare la creatività. E credere nel futuro. “Primo atto per farlo, ricordava il rav, è la procreazione, avere dei figli a cui tramandare la propria tradizione”. “Il rav era molto interessato alle persone, alle loro storie, dimostrava grande attenzione e molta curiosità come se cercasse di captare dall’animo di ciascuno che ruolo avesse nel grande disegno della creazione”, la testimonianza dell’ex direttore del Meis Simonetta Della Seta. Di grande umanità del rav ha parlato anche Clelia Piperno, ricordando il sostegno di rav Steinsaltz al grande progetto di traduzione in italiano del Talmud.
Di seguito il video con le diverse testimonianze