“Luzzatto, grande leader e uomo”
Numerose le reazioni alla scomparsa di Amos Luzzatto. Dalle istituzioni ai leader comunitari, la partecipazione al lutto dei tanti che, nei suoi anni alla guida dell’ebraismo italiano, ma anche in qualità di raffinato e proficuo divulgatore, hanno avuto modo di apprezzarne le qualità umane, la coerenza dell’azione, l’incisività dei tanti impegni lanciati a difesa dei valori di tutti.
“Con Amos Luzzatto scompare un leader e un uomo straordinario”, il messaggio diffuso a poche ore dalla scomparsa dalla presidente UCEI Noemi Di Segni. “È un segno indelebile quello che Amos, per due mandati presidente dell’UCEI, saggista e attivo divulgatore della plurimillenaria esperienza ebraica, ha lasciato in tutta la società italiana. Un segno profondo, con mille incessanti battaglie intraprese per l’affermazione dei diritti umani, la difesa della Memoria, la lotta contro ogni forma di odio, razzismo e pregiudizio”.
“Da oggi – ha poi aggiunto la presidente UCEI, che ha subito espresso alla famiglia la vicinanza di tutti gli ebrei italiani – siamo tutti più smarriti ma anche sostenuti dall’eredità morale e dagli insegnamenti che ci ha trasmesso negli anni. Uno sforzo che dovrà essere proseguito senza tregua per affermare valori e principi con coerenza ed esempio personale. In ogni luogo, in ogni sede”.
L’Assemblea Rabbinica Italiana scrive: “L’Ari partecipa fortemente al dolore della famiglia e al compianto di tutto l’ebraismo in Italia per la scomparsa del professore Amos Luzzatto. Luzzatto ha avuto importanti incarichi di guida delle istituzioni ebraiche fino alla Presidenza per diversi anni dell’Ucei, rappresentando l’ebraismo italiano con grande dignità, saggezza e profonda cultura ebraica. Ne ricordiamo il vivace impegno di tutta la vita in diversi campi della cultura ebraica, che si è manifestato anche con intensa attività letteraria, interpretando con originalità di pensiero l’eredità di vita e di studi ebraici ricevuta dai suoi avi. Yehi zikhro’ baruch. Il suo ricordo sia di Benedizione”.
Grande il dolore degli ebrei veneziani, con la leadership comunitaria che ha condiviso la seguente nota: “Il presidente, il rabbino capo, il Consiglio e l’intera Comunità partecipano la perdita del professor Amos Luzzatto. Già presidente della Comunità di Venezia e dell’Unione delle Comunità Ebraiche d’Italia. Figura centrale dell’ebraismo italiano. Si stringono affettuosamente alla moglie Laura Voghera, ai figli Alisa, Gadi, Michele ed alla famiglia tutta. Ricordano la sua straordinaria figura di medico, di fine studioso dei testi della Tradizione, di intellettuale politicamente e civilmente impegnato, di protagonista del dialogo interreligioso, di uomo delle istituzioni ebraiche Italiane che ha servito e rappresentato in modo illustre ai massimi livelli”. Il Museo ebraico della città lagunare gli rende invece questo omaggio: “In prima fila nella lotta contro l’antisemitismo e ogni forma di razzismo e discriminazione, lascia una straordinaria eredità morale e un esempio di profondo impegno e coerenza. Amico affettuoso del nostro museo, è sempre stato per noi un Maestro presente e disponibile”.
L’intero ebraismo italiano, come è detto, è in lutto. Così tra gli altri il Consiglio della Comunità ebraica di Padova, città con la quale l’ex presidente UCEI aveva un particolare rapporto: “Un legame molto forte unisce Amos alla nostra Comunità, che lui spesso frequentava. Aveva inoltre instaurato ottimi rapporti col gruppo di Amicizia Ebraico-Cristiana di Padova che lo invitava annualmente all’apertura delle attività a cui lui partecipava con una dotta lezione sull’ebraismo”. Il legame con Padova, si ricorda, derivava anche dalla storia della sua famiglia. “Il bisavolo Samuel David Luzzatto aveva diretto il primo Collegio Rabbinico con sede a Padova, le sue spoglie riposano nel nostro cimitero di via Sorio dove si trovano anche suo nonno Dante Lattes z.l. con la figlia z.l., sua madre, che avevano vissuto gli ultimi anni a Padova”.
Ad essere di conforto, in questo duro momento, “i suoi numerosi scritti che spaziano dalla storia dell’ebraismo in Italia, all’attualità e alla comprensione dei testi della tradizione ebraica dal Midrash, al libro di Giobbe e al Cantico dei Cantici”.
“Da lui abbiamo appreso le basi del dialogo interreligioso in sanità nel rispetto della fede e identità di ognuno. Sempre attivo nell’associazione, ne ha stimolato la vivacità scientifica, intellettuale e la sua specificità, contribuendo con numerosi articoli e conferenze oltre che con le sue stimolanti e sempre tempestive proposte”. È la testimonianza, “con affetto e con immensa riconoscenza”, del Consiglio dell’Associazione Medica Ebraica. In particolare Giorgio Mortara e Rosanna Supino, che più gli sono stati al fianco, “lo ricordano con stima, riconoscenza e affetto”.
Anche il Meis, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, si sofferma sulla sua affascinante storia familiare: “Medico chirurgo, professore universitario, scrittore e libero pensatore, Luzzatto è nato a Roma da due famiglie ebraiche dalla preziosa eredità spirituale: suo nonno materno era il rabbino e pubblicista Dante Lattes, personaggio di spicco dell’Italia ebraica del periodo post-Emancipazione e il suo trisavolo era Samuel David Luzzatto, noto ai più come Shadal, maestro del Collegio rabbinico di Padova”.
Così invece l’Adei Wizo: “Di lui ricordiamo la sua stima sincera per le nostre attività e la partecipazione attiva nelle istituzioni ebraiche, ma anche il suo impegno come intellettuale e come ebreo nel dialogo, contro il razzismo e le discriminazioni. Esprimiamo dolore per questa scomparsa e vicinanza affettuosa alla famiglia”.
“Con la scomparsa di Amos Luzzatto perdiamo uno dei più grandi testimoni del nostro tempo che ha vissuto uno dei momenti più atroci della nostra storia ma che, fortunatamente, è riuscito a contribuire in prima persona alla ricostruzione di una società basata sulla cultura del rispetto”, scrive in una nota il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Sottolinea Luigi Brugnaro, il sindaco di Venezia: “La scomparsa di Amos Luzzatto è una ferita per tutta la città di Venezia che perde una personalità poliedrica: chirurgo, scrittore, saggista, un uomo di cultura, sempre aperto al confronto e al dialogo”.
Tra i vari messaggi pervenuti anche quello di monsignor Ambrogio Spreafico, presidente della commissione dei vescovi per l’ecumenismo e il dialogo, che afferma: “Mi unisco al dolore della moglie Laura e dei figli per la morte di Amos Luzzatto, presidente dell’UCEI per otto anni ed esponente di spicco dell’ebraismo italiano e della cultura ebraica radicata nei testi sacri letti nella storia del nostro tempo. Un amico carissimo che avevo visitato a Venezia alla fine dello scorso anno”.
L’imam Yahya Pallavicini, presidente della Coreis, ha scritto al figlio Gadi: “Tuo padre Amos ha saputo integrare alcune stazioni di dialogo in una lotta costante per la piena dignità della comunità ebraica in Italia. Sono felice di riconoscere in te e nel resto della sua famiglia i frutti di questo servizio e percorso di vita così preziosi per il bene della società. Un grande sostegno in questo doloroso momento di distacco a tua madre, a te e a tutti i familiari e ai membri della comunità ebraica italiana”.
Per il presidente della Commissione Esteri della Camera Piero Fassino, “con la scomparsa di Amos Luzzatto ci lascia una delle più eminenti personalità dell’ebraismo italiano, sempre in prima linea in ogni battaglia per l’affermazione delle libertà civili, dei diritti umani, di una società multiculturale libera da ogni forma di antisemitismo, razzismo e discriminazione”.
(10 settembre 2020)