Vaccino, si allontana la speranza

La sperimentazione del vaccino di AstraZeneca è stata improvvisamente interrotta, perché è stata rilevata una “reazione avversa” in un partecipante al test. Si tratta di una sospensione di routine che scatta automaticamente per poter effettuare le opportune verifiche da parte di una commissione indipendente, spiegano i responsabili dell’azienda.
“I test sui vaccini, anche quelli anticovid – nonostante l’emergenza pandemica – sono severi, rigorosi e affidabili. Prova di questo è stata la sospensione volontaria della sperimentazione da parte di AstraZeneca del vaccino messo a punto dal nostro istituto di ricerca IRBM assieme all’università di Oxford” dichiara Pietro Di Lorenzo, Amministratore delegato dell’istituto di ricerca di Pomezia.
“Si è presentato un quadro clinico avverso in uno solo dei 50 mila soggetti volontari su cui il vaccino è stato testato. La multinazionale AstraZeneca ha dunque deciso di sospendere temporaneamente la sperimentazione in nuovi soggetti mentre continua il monitoraggio degli altri volontari. Una precauzione standard prevista nella sperimentazione di vaccini, quella di AstraZeneca, che è utile ribadire. Ora rimaniamo in attesa che il caso sottoposto al comitato indipendente di esperti venga analizzato. Aspettiamo dunque il loro giudizio per il proseguimento degli ulteriori test”, conclude Di Lorenzo.
Si tratta di una forte delusione, perché la produzione era già iniziata ed erano stati firmati accordi sia con gli Stati Uniti sia con la Commissione europea. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, il ministro della Salute Roberto Speranza aveva recentemente firmato un protocollo d’intesa con i ministri di Francia, Germania e Olanda, che prevedeva l’acquisto di 400 milioni di dosi, di cui 70 milioni per l’Italia. La sospensione può durare a lungo, finché non viene individuata la causa della reazione avversa, che potrebbe anche non essere stata causata dal vaccino. Ma anche nel migliore dei casi, tramonta la speranza di averlo entro fine anno.
Rimangono in lizza altri vaccini – ce ne sono moltissimi in sviluppo in tutto il mondo. In pole position a questo punto quelli di Pfeizer e di Moderna: quest’ultimo ha il vantaggio di poter essere conservato più facilmente nei normali frigoriferi. Ma si allontana la speranza che un vaccino giunga sul mercato prima di fine anno.

Viviana Kasam

(9 settembre 2020)