Antisemitismo in rete

“Diversi storici ebrei ritengono attendibile l’omicidio rituale ebraico dei bambini cristiani, da parte di ebrei aschenaziti e sefarditi. […] Corsi e ricorsi storici e religiosi. Basta pensare che 2mila anni fa gli stessi ebrei non credettero e ancora non credono alla resurrezione di Gesù Cristo. Insomma, una prova di coraggio spirituale quella di Gasparro, capace di far riesplodere in maniera dirompente il dibattito sul martirio del fanciullo San Simonino da Trento”.
Queste parole non sono tratte da un ormai ingiallito articolo della “France Juive” o peggio dal “Der Stumer”, e neppure dal profilo privato Facebook di un neofascistello qualunque. Sono facilmente reperibili online su “il Quotidiano Italiano – Bari”, come si legge, “Testata giornalistica iscritta al Tribunale di Bari” con un proprio indirizzo e una redazione, oltre ad una pagina Facebook con quasi 100.000 iscritti – per fare un esempio quasi il doppio della “Nuova Ferrara” o del “Corriere dell’Umbria”.
L’articolo fa riferimento al già discusso su queste pagine quadro di “Simonino da Trento” del pittore barese Giovanni Gasparro, ergendosi a difesa del suddetto contro le “gravissime minacce” del mondo ebraico. Gasparro, non un tranquillo pittore disimpegnato, ma un vero e proprio “paladino della fede” cattolica tradizionalista con simpatie lefebvriane e d’estrema destra, che con il suo pennello si batte per la verità e contro i nemici odierni della cristianità (aborto, Islam, omosessualità etc…).
Non è ben chiaro più che altro come mai il “Quotidiano Italiano”, un giornaletto che si occupa soprattutto di cronaca locale e apparentemente non ideologico, si faccia promotore di mai tramontati odi antisemiti. Non è chiaro poi come tutto questo passi inosservato, e che chiunque possa leggere su una testata registrata del XXI secolo che gli “ebrei oltre ad essere uccisori di bambini cristiani siano degli stolti che da duemila anni non credono alla resurrezione di Gesù di Nazareth”.

Francesco Moises Bassano