L’uccisione di Willy

«Forza dell’odio» significa sentimento che «si fà» comportamento. Comportamento che è conseguente a un’educazione che quel sentimento coltiva. Ne discende che l’atto di odio non è «esplosione incontrollata», ma è gesto «naturale» interno a quel processo educativo.
«Banalità del male» vuol dire: da una parte insignificanza delle persone; dall’altra acquiescenza e indifferenza. Riguarda sia chi compie l’atto, sia le persone a lui più prossime.
A proposito dei fatti di Colleferro e, ovvero dell’uccisione di Willy Monteiro Duarte, si può parlare di forza dell’odio e di banalità del male?

David Bidussa, storico sociale delle idee

(13 settembre 2020)