Teheran minaccia il Bahrein

Regime di Teheran segnalato in grande attivismo intimidatorio dopo l’annuncio che il Bahrein sarà il prossimo Paese arabo a normalizzare i rapporti con Israele. Accuse di complicità con “i crimini del regime sionista” sono arrivate dal ministro degli Esteri Zarif. Con le Guardie della Rivoluzione che, in particolare, si sono spinte ad annunciare dura vendetta.
“Gli sciiti dell’area – scrive al riguardo Repubblica – si stanno scatenando contro la dinastia sunnita (minoritaria) che governa l’isola. Una sequela di attacchi come non era accaduto pochi giorni fa con l’annuncio dell’intesa fra Israele e gli Emirati Arabi Uniti”.
Il regime iraniano è sui giornali anche per l’esecuzione dell’ex lottatore Navid Afkari, impiccato nelle scorse ore nonostante i molti appelli internazionali. 

Su Repubblica appare un’intervista all’ex ministro dell’Anp Abu Zaida, che appare molto critico nei confronti dell’attuale leadership palestinese. Il riferimento è anche alla svolta di Israele con pezzi significativi del mondo arabo. “In questi anni – afferma – avremmo potuto fare dell’Anp un gioiello, basato sulla separazione dei poteri, sulla trasparenza. Avremmo potuto essere la consolazione per le sofferenze dell’occupazione. Invece siamo riusciti a fare peggio, ci siamo sparati l’un l’altro”. Aggiunge poi, commentando gli accordi: “La normalizzazione l’abbiamo iniziata noi con Oslo, aprendo la strada agli accordi sottobanco tra Paesi arabi e Israele. Eau e Bahrein hanno deciso di giocare a carte scoperte”. 

In vista dei prossimi dibattiti con il rivale Biden l’intenzione del presidente americano Trump sarebbe quella di puntare forte sulla politica estera. E in particolare su quel che si sta muovendo proprio in Medio Oriente. Lo farà, scrive La Stampa, “partendo dal più recente risultato messo a segno, ovvero la decisione del Bahrein di firmare un accordo di pace con Israele, sulla scia di quello già siglato dagli Emirati Arabi Uniti”. 
Scettico il sociologo Alessandro Orsini, che sul Messaggero vede negli accordi una chiara volontà, condivisa da Israele, Trump e Arabia Saudita, di “alimentare il clima di guerra contro l’Iran”. Orsini sembra inoltre comprendere la frustrazione dei palestinesi, preludio a un’ulteriore avanzata del radicalismo (“Trump, finora, li ha soltanto penalizzati”).

Nei prossimi giorni Repubblica allegherà gratuitamente due importanti saggi di Umberto Eco, Il fascismo eterno e Migrazioni e intolleranza. Fenomeni che, viene spiegato in un testo di presentazione dell’iniziativa, il celebre semiologo “analizzava prima che prendessero la rilevanza che hanno ora”. 

Furio Colombo, sul Fatto Quotidiano, dedica un intervento alle prossime elezioni Usa. Il suo pensiero è che, in caso di sconfitta di Trump, restino “l’unica possibile via d’uscita contro la stretta del nuovo fascismo”. Una via che, a detta di Colombo, “si è fatta piccola e incerta”. 

“Ferire la sensibilità religiosa di un popolo non è né giusto né opportuno”. Questa l’opinione di Sergio Romano (Corriere) sulla recente ripubblicazione delle vignette satiriche su Maometto da parte della redazione di Charlie Hebdo. 

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(13 settembre 2020)