Casale, una festa per i volontari
Giornata di festa e di auguri a Casale Monferrato. La Comunità ebraica locale, che si sta preparando alle celebrazioni di Rosh Hashanah, ha dedicato ieri una piccola iniziativa ai volontari che hanno concluso il corso per le guide e ora avranno il compito di condurre nel complesso della sinagoga e dei musei le migliaia di visitatori che vi arrivano ogni anno.
Condotto dal presidente della Comunità ebraica casale Elio Carmi, da chi scrive in qualità di direttore dei musei e dalla professoressa Betty Masera, il corso era partito ai primi del 2020. Interrotto per il lockdown, ha potuto essere completato solo ora. Tutte le guide hanno avuto in omaggio il volume “Le basi dell’ebraismo” di Deborah Cohenca, rav Ariel Di Porto, Giordana Limentani, Gaia Piperno e Tiziana Sonnino e ricevuto le congratulazioni telefoniche dal rabbino della Comunità Casalese, rav Gadi Piperno, e del presidente emerito della stessa Giorgio Ottolenghi.
Tra gli auguri di Rosh Hashanah ne è arrivato uno proprio per Giorgio Ottolenghi, che appena due mesi fa ha voluto abbandonare la carica di presidente ricoperta ininterrottamente dal 1958. A scrivergli Giulio Disegni, vicepresidente UCEI. Questo il suo messaggio: “Carissimo Giorgio, stavo per scrivere carissimo presidente, tanto lunga è stata l’abitudine a pensarti e talvolta a chiamarti così. Il primo ricordo infatti nitido che ho di te risale a quando, poco più che ragazzino venni al Tempio di Casale con mio padre e mia madre (il cui padre, mio nonno Cesare Jarach, è ricordato nella lapide all’entrata della sinagoga di Casale, insieme agli altri ebrei casalesi caduti nella prima guerra mondiale, a cui lui aveva partecipato arruolandosi volontario). Era il 1969 ed era la cerimonia per il completamento dei meravigliosi restauri, che tu hai fortemente voluto. Il ricordo è nitido, come lo è quello di decine e decine di altri eventi, funzioni e manifestazioni cui ho avuto il piacere di partecipare nella sinagoga di Casale o nelle sale comunitarie: e sempre tu eri il protagonista, in prima linea, un protagonista qualificato e competente, sensibile alle questioni umane ed a quelle ebraiche, che ha saputo fare di una ‘piccola’ Comunità (solo numericamente tale) una grande Comunità, quale è tuttora. Ti giunga oggi il mio più caro augurio di continuare ancora per tanti anni nelle tue molteplici attività, progetti, idee”.
Claudia De Benedetti
(14 settembre 2020)