“Lavorare con i giovani,
niente di più bello”

Per oltre vent’anni alla guida del Dipartimento Educazioni e Giovani della Comunità ebraica romana, Lidia Calò ha la voce emozionata. L’inizio del nuovo anno coincide infatti con la fine del suo lungo incarico, per effetto di una scelta di vita che si è concretizzata negli scorsi giorni: quella di trasferirsi in modo definitivo a Gerusalemme, dove risiedono il marito e due dei loro figli. 
Instancabile animatrice di attività e progetti, Lidia ha affidato a un commovente messaggio il suo saluto all’Italia ebraica. “Ero appena adolescente – spiega – quando ho capito cosa avrei voluto fare da grande. Non c’è stato un momento che non ho condiviso e respirato con i miei amati giovani, con i miei bambini, con tanti genitori, con colleghi, con assessori e collaboratori. Siamo cresciuti insieme e abbiamo vissuto la Comunità in tutte le sua ricchezza, nel suo attivismo, nei suoi cambiamenti, nella sua resilienza, nella sua spiritualità”. 
Un impegno le cui tappe più importanti sono ricordate in una pubblicazione dedicata ai 40 anni del dipartimento, da qualche ora accessibile anche in rete, con numerosi interventi di rabbini e dirigenti sulla sfida educativa e sulla sue specifica declinazione nel contesto comunitario. 
“Il dipartimento e la Comunità sono la mia casa, coloro che ho incontrato nel cammino sono stati tutti maestri: da ognuno – scrive Lidia – ho imparato e capito qualcosa che poteva aiutarmi a svolgere bene il mio lavoro”. 
Un nuovo capitolo si apre. Ma la porta resta sempre aperta: “Anche a distanza, mi piacerebbe continuare a dare una mano”. 

(14 settembre 2020)