16 ottobre, la ferita di Roma
Inizierà come di consueto all’alba, con il suono dello shofar, l’appuntamento con il ricordo del 16 ottobre 1943. Momenti istituzionali e iniziative per i più giovani caratterizzeranno un anniversario con modalità di trasmissione e condivisione inevitabilmente segnate dall’emergenza sanitaria. “Roma non dimentica la tragedia della Shoah, perché senza Memoria non c’è futuro” ha sottolineato lo scorso anno la sindaca Virginia Raggi, che nel corso della mattinata sarà accanto alla Comunità ebraica per deporre una corona commemorativa davanti al Tempio Maggiore e poi a Largo 16 Ottobre, davanti alla Casina dei Vallati dove ha sede la Fondazione Museo della Shoah.
È proprio la Fondazione a organizzare un incontro rivolto a 40 scuole italiane (di cui 25 romane) tutte collegate a distanza che vedrà, con il coordinamento dello storico Amedeo Osti Guerrazzi, le testimonianze di tre bambini di allora scampati al rastrellamento: Emanuele Di Porto, Mario Mieli e Vittorio Polacco.
L’archivio storico della Presidenza della Repubblica ospiterà invece “Gli stati generali della Memoria”. Un’iniziativa della Fondazione Giacomo Matteotti, dell’università telematica UniNettuno e di Ecad, nata da un’idea di Furio Colombo e Vittorio Pavoncello. La prolusione sarà affidata alla storica Anna Foa, che parlerà del tema “Dall’omicidio Matteotti all’omicidio dei romani ebrei, violenze di un regime”.
Non potrà invece svolgersi la tradizionale marcia della Memoria organizzata dalla Comunità ebraica insieme alla Comunità di Sant’Egidio. L’anniversario sarà comunque ricordato con un evento che avrà inizio al Portico d’Ottavia al termine dello Shabbat, con postazioni fisse e distanziate.
In onda stasera alle 20.45 su RaiStoria la prima della sei puntate della della docu-serie “Pietre d’inciampo” ideata da Simona Ercolani e prodotta da Stand By Me. Trasmessa con cadenza settimanale, ripercorre le vicende di sei famiglie vittime della Shoah e della persecuzione nazifascista in Italia a cui sono state dedicate altrettante pietre d’inciampo. “Pietre d’Inciampo”, che ha la conduzione di Annalena Benini, si apre con la storia di Angelo Anticoli, orafo di Roma scampato al 16 ottobre e catturato dalle truppe tedesche qualche mese dopo, mentre si recava a trovare la famiglia nascosta in un convento. Deportato ad Auschwitz, non farà mai ritorno.
Nel segno della Memoria anche una speciale proiezione tenutasi ieri nella Capitale nell’ambito della Festa del Cinema: Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma, diretto da Giulio Base, prodotto da Altre Storie e Clipper Media con Rai Cinema, nasce da un’idea del regista e sceneggiatore (da poco scomparso) Israel Cesare Moscati.