“16 ottobre, un ricordo che resta”

Tra gli appuntamenti che segnano da tempo il ricordo del 16 ottobre 1943 c’è l’ormai tradizionale corteo organizzato a Roma da Comunità ebraica e Comunità di Sant’Egidio. Da Trastevere al Portico d’Ottavia: un percorso di Memoria e consapevolezza impossibile da replicare in piena emergenza sanitaria.
Al termine dello Shabbat, Largo 16 Ottobre ha comunque ospitato un momento di commemorazione. Sul palco il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello, il rabbino capo rav Riccardo Di Segni, la sindaca Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
“Roma, anche nella storia recente, ha passato brutte giornate. Alcune si rammentano, altre si dimenticano. Ma, il 16 ottobre, per sua evidenza, s’è imposto come un ricordo che resta. Lo dicono tante presenze, pur in una situazione così difficile”, la riflessione di Riccardi.
“Vi ringrazio per questo abbraccio, perché l’antisemitismo non è una piaga sconfitta”, ha affermato Dureghello. Una presenza in piazza che, ha detto rav Di Segni, assume “il significato di vigilanza, di monito”. Per Zingaretti, la cui madre Emma recentemente scomparsa si salvò bambina dal rastrellamento, iniziative come questa “prosciugano le fonti dell’odio”. Per Raggi “un appuntamento fondamentale con la nostra storia”.
Del 16 ottobre si parlerà anche in occasione di un evento organizzato per questo pomeriggio dalla Scuola Internazionale per gli Studi dalla della Shoah di Yad Vashem in collaborazione con l’Hevràt Yehudé Italia BeIsrael. Il via alle 17 italiane.
Ad intervenire Iael Orvieto Nidam, direttore dell’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Shoah; il demografo Sergio Della Pergola dell’Università Ebraica di Gerusalemme; Simonetta Della Seta, già direttore del Meis e prossimo direttore del Dipartimento Europa di Yad Vashem.
A moderare l’incontro Rocco Giansante, coordinatore del Desk Italia.

(18 ottobre 2020)